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      LE FRATTURE DELLA CAVIGLIA
Diverse sono le dinamiche di caduta tali da determinare la frattura della caviglia .Scendendo le scale ed appoggiando il piede in flessione laterale,oppure un oggetto pesante che imprigiona la caviglia durante

la marcia,oppure un salto da una altezza, anche non notevole, e cosi' via.La frattura piu' comune di caviglia avviene in seguito ad un fenomeno di tipo distorsivo che producendo uno stiramento sul legamento peroneo-astragalico  crea una frattura dell'apice del malleolo peroneale.
Altre fratture piu' complesse della caviglia sono le bimalleolari dove vengono coinvolti entrambi i malleoli,di cui ricordiamo quell'esterno formato dal perone e quello interno dalla tibia.La scomposizione e' solitamente indice di un forte impatto energetico come causa della frattura e trova spesso un trattamento di tipo chirurgico con successiva immobilizzazione con gesso o tutore ortopedico tipo walker.
Le fratture trimalleolari di caviglia sono ancora piu' complesse e necessitano sicuramente di una stabilizzazione con dei mezzi di sintesi ed un adeguato periodo di riposo funzionale e immobilizzazione gessata dell'arto.
Ultimo capitolo piu' grave  e' la frattura- lussazione di caviglia che richiede un intervento chirurgico abbastanza urgente.
LE FRATTURE TRIMALLEOLARI E LE FRATTURE LUSSAZIONI DELLA CAVIGLIA MOLTO SPESSO SI ASSOCIANO A COMPLICANZE CUTANEE CON SOFFERENZA E ZONE DI IPOAFFLUSSO EMATICO E FORMAZIONE DI AREE NECROTICE.Queste aree anche adiacenti alla ferita chirurgica non consentono l'immobilizzazione post operatoria dell'arto con un gesso.Infatti si opta per una stecca gessata che ha il vantaggio di permettere la medicazione periodica della ferita e delle zone cutanee danneggiate dal trauma.



Distorsione di caviglia:
E' una lesione dell'apparato capsulo-legamentoso articolare provocato da trauma indiretto.Sono causa di tumefazione con possibile versamento ematico con emartro  e limitazione funzionale piu' o meno accentuata.


Diagnosi:Anamnesi  ed esame obiettivo del paziente che presenta alla caviglia edema localizzato al malleolo peroneale e talvolta a tutto il piede,dolore ed impotenza funzionale.Radiografia in anteroposteriore e in laterale.

Trattamento:Per le distorsioni di grado lieve e moderato si puo': 1) Bendaggio funzionale con il taping rinforzato da cerotti inestensibili.2) Immobilizzazione con stecca in gesso senza carico ed uso di stampelle per la deambulazione.3) Apparecchio gessato in softcast con rinforzo sui malleoli e con la concessione del carico cautelato da stampelle.4) Uso di un tutore cavigliera con rinforzi tramite delle stecche ai lati(tipo bivalva,aircast, eccetera).5) riposo arto in scarico e ghiaccio per l'edema ed il dolore.
6)Nei casi piu' gravi di recidiva di distorsione con lassita' legamentosa importante vi e' la possibilita' di fare un intervento chirurgico di watson jones.

                                                                            

 

 

Frattura malleolo peroneale composta:


La frattura del malleolo peroneale e ' molto frequente in seguito a distorsione della tibiotarsica.
Diagnosi: La diagnosi per la frattura del malleolo peroneale passa ,oltre che da un'esame clinico,da una semplice radiografia.L'arto appare edematoso ed il carico risulta quasi impossibile.In alcuni casi vi e' stravaso ematico.
Trattamento:Molto importante per la scelta del trattamento di questa frattura e' l'aspetto radiografico che presenta.Se la "pinza " rimane chiusa si immobilizza l'articolazione per trenta giorni con un gesso in fiberglass o con gesso cellona tradizionale.Se la frattura si presenta scomposta si ricorre ad un trattamento contenitivo temporaneo in attesa dell'intervento chirurgico.Dopo l'intervento chirurgico si decide,in condizione di ferita chirurgica buona,al confezionamento di apparecchio gessato e fuori carico per trenta giorni.





Frattura bimalleolare composta:
Si distinguono diverse varieta' in relazione al meccanismo e al livello di frattura del malleolo peroneale(frattura di dupuytren bassa,di dupuytren alta,frattura di tillaux,di meisonneve)

Diagnosi :La diagnosi anche in questo caso viene definita attraverso una radiografia della tibiotarsica nelle due proiezioni antero posteriore e laterale.


Trattamento:Il trattamento per la frattura bimalleolare consiste in un metodo contenitivo senza intervento chirurgico qualora non vi siano segni di sub lussazione e scomposizione degli stessi.Con il gesso non e' concesso il carico pena la movimentazione dei monconi ossei ed e' fondamentale costruire un apparecchio gessato ben aderente per ostacolare lo spostamento della frattura in gesso.
Nel disegno a fianco invece si e' proceduto ad un intervento di osteosintesi di caviglia utilizzando dei fili di kirschner sull'apice del malleolo tibiale e una placca con viti per quello peroneale.
La deambulazione avviene fuori carico come dicevamo e bisogna utilizzare delle stampelle o canadesi regolate alla propria altezza per non incorrere in cadute accidentali.

I mezzi di sintesi per la caviglia vengono mantenuti fino a completa guarigione e formazione di adeguato callo osseo.La rimozione degli stessi avviene entro l'anno dalla loro applicazione e si esegue un piccolo intervento di rimozione placca e viti in day-hospital.Dopo l'intervento di rimozione dei mezzi di sintesi per la caviglia ,e' richiesto un ulteriore periodo di riposo di una settimana circa,durante la quale il carico e' concesso ,sempre con l'ausilio di due bastoni.

La riabilitazione della caviglia deve essere assistita se essa si presenta molto bloccata ,mentre negli altri casi non e' richiesta particolare fisioterapia.


Frattura trimalleolare:
Sono determinate da un violento movimento combinato di abduzione-pronazione e di iperflessione del piede,interessano il malleolo tibiale ,quello peroneale e il malleolo posteriore(o terzo malleolo di destot).


Diagnosi
:come sempre la certezza avviene dall'esecuzione di una radiografia nelle due proiezioni che mostrera'la rottura di tutte e tre i malleoli.

Trattamento:Sempre chirurgico in quanto sempre scomposta.La scelta dei mezzi di sintesi varia in funzione dal medico che opera e consiste in fili di k,in placche o viti libere .Il periodo di convalescenza e' simile alle altre fratture di caviglia,ma la immobilizzazione potrebbe durare piu' a lungo rispetto alle precedenti.Da notare che la frattura trimalleolare di grande impatto energetico crea delle sofferenze anche cutanee che andranno prontamente valutate e curate.

 

 

 

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