Tutore ortopedico al posto del gesso

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L’utilizzo dei presidi di immobilizzazione in caso di traumi e fratture sono in costante aumento e stanno divenendo di largo consumo anche perchè i costi stanno pian piano calando incentivando la preferenza al loro utilizzo a scapito dei più antichi rimedi di immobilizzazione

praticati negli ospedali(gesso e gesso sintetico in vetroresina e altri polimeri).

Esistono tutori per ogni tipologia di infortunio e per quasi ogni parte del corpo e se ci pensiamo un attimo ce ne rendiamo conto da soli  che per le strade difficilmente incontriamo persone con il “gesso tradizionale al braccio o al piede,mentre facilmente individuiamo persone con il tutore di polso o di caviglia etc..etc…

Ma davvero i tutori offrono risultati migliori rispetto alla classica ingessatura-steccatura?

Partiamo dal presupposto che se un medico prescrive l’immobilizzazione, questo vorrà significare qualcosa e quindi chi pensa di indossare un tutore per poterlo togliere e mettere a proprio piacimento ha sbagliato in partenza il concetto fondamentale dell’immobilizzazione come metodo per far creare callo osseo in sede di frattura.Non dimentichiamo infatti che tutte le fratture composte guariscono bene a patto di rispettare due semplici cose:l’immobilizzazione per il periodo prescritto e il non carico sull’osso fratturato.Altro aspetto non trascurabile è la responsabilità di ciò che si fa in caso di contestazione circa una guarigione non avvenuta bene, in quanto se con il gesso si possono attribuire eventuali colpe ad una erronea confezione dell’apparecchio gessato(posizione sbagliata oppure gesso troppo stretto o troppo largo etc..),con il tutore invece questa responsabilità cade solo sul paziente che anche se afferma di non aver mai tolto il tuore rimane la propria parola contro quella dei sanitari.Dunque per rispondere al quesito se il tutore ortopedico è preferibile al gesso la risposta è:dipende.

Dipende dalla propria serietà nell’affrontare il  trauma e nel non pensare di fregare il medico dicendosi “tanto a casa me lo tolgo e chi si è visto si è visto”,dipende dalla disponibilità economica, in quanto i tutori costano qualcosina non propriamente economica(si va dai 50-60 euro per le cavigliere aircast ,ai 100 euro per i tutori tipo walker fissi(senza regolazione dell’angolo),ai 110-180 euro per le ginocchiere articolate etcc).I risultati, in termini di guarigione, sono identici tra le due tipologie di immobilizzazione(gesso e tutore),ma nella scelta fa da padrone l’aspetto psicologico di indossare un oggetto che è rimovibile in caso di fastidio (prurito,sudorazione e per potersi lavare).

Veniamo ai gessi tradizionali che ancora vengono confezionati nelle sale gessi degli ospedali.Senza dubbio richiedono una manualità specializzata di chi li confeziona e devono avere le posizioni studiate per la guarigione della specifica frattura.Generalmente vengono confezionati con l’applicazione di maglie tubulari,cotonino e bende gessate che nel giro di pochi minuti acquisiscono la durezza.Questo tipo di immobilizzazione presenta il vantaggio di modellarsi perfettamente all’anatomia dell’arto ,essendo unico e personalizzato per il paziente(il tutore invece è uguale per tutti e ha poche possibilità di essere personalizzato alla propria conformazione).Ha lo svantaggio di essere percepito pesante e con il tempo si sbriciola leggermente sporcando il letto etc..I gessi sintetici in vetroresina e i polimeri senza fibra di vetro permettono una buona modellabilità sull’arto da immobilizzare e sono meglio tollerati del gesso tradizionale in termini di minor peso e igienicità.Altra tipologia sono i gessi semirigidi chiamati soft-cast che si avvalgono di bende sintetiche leggerissime che non induriscono come il gesso ma conferendo  una robustezza simile ad uno stivale invernale.Tutti questi presidi confezionati nelle sale gessi degli ospedali sono gratis e cioè fornite dal sistema sanitario ma devono venire applicate da gessisti con una buona manualità ed esperienza.

La scelta definitiva dunque ricade su queste semplici regole:Possibilità economica e responsabilità nella gestione.Il tutore promette la stessa percentuale di guarigione rispetto al gesso se mantenuto in sede come se fosse un gesso,se si rispettano le indicazioni del carico date dall’ortopedico e se lo si rimuove ,adottando tutti gli accorgimenti del caso,per la sola igiene dell’arto in questione.

TIPI DI TUTORI

Di seguito farò una panoramica dei tutori di maggior frequenza di utilizzo con brevi spiegazioni di come indossarli.tutore ortopedico walker che sostituisce il gesso a stivaletto WALKER FISSO:Questo tutore sostituisce il gesso a stivaletto ed è costituito da materiale in lega di alluminio leggera molto resistente con rivestimento in tessuto ipoallergenico.Si rimuove facilmete agendo sugli appositi velcri di chiusura consentendo l’igiene e la eventuale medicazione in caso di ferita.L’angolo è fisso di 90° per questo tipo di immobilizzazione.Le taglie vanno dalla “s” alla “L”.

Le indicazioni sono tutte le fratture tarsali,metatarsali e calcaneari,le distorsioni di caviglia di 1° e 2° e 3° grado,fratture distali di tibia e perone.NOn potrà essere utilizzato nel caso di fratture tibiali prossimali e peroneali instabili.Non è indicato in caso di edema importante .

Per indossarlo sganciare tutti i nastri a velcro e dell’imbottitura,calzare il tutore e chiudere l’imbottitura su se stessa,appoggiare il tallone nella parte posteriore dello scarpone,regolare e chiudere i nastri a strappo partendo dalle dita del piede in su.

Il tutore può essere lavato a mano con temperatura max di 30°.

tutore per distorsione caviglia tipo bivalve con pneumatico

 Tutore bivalve tipo aircast:Questo tutore trova le indicazioni nelle distorsioni di caviglia e da come mostrato in figura può essere indossato anche dentro una scarpa da ginnastica.Le distorsioni lievi sono tutelate da questo tutore e con l’ausilio di due stampelle/canadesi si può camminare regolarmente per mantenere attiva l’articolazione e prevenire i fenomeni di rigidità articolare derivante invece dalle immobilizzazioni di tipo fisso.Si indossa facilmente agemdo sui velcri e anche per questo tutore ci sono le misure dalla “s” alla “l”.E’ ambidestro e possiede un cuscinetto in gel per agire da pompa pneumatica sui malleoli per ridurre l’edema.

tutore rigido di polso per frattura composta,a legno verde del polsoIl tutore di polso mostrato in figura è indicato per le fratture composte di polso,per le fratture a legno verde nei bambini e per le distorsioni di varia entità.L’applicazione avviene sempre tramite l’utilizzo di velcri.La rigidità è fornita dalla lamina metallica che è posizionata in sede volare.Anche per questo tutore vale la controindicazione in caso di edema importante.Molto importante tenere l’arto in scarico con braccio al collo e mobilizzazione attiva delle dita.Il tutore può essere rimosso per la sola igiene dell’arto e per brevi periodi(seguire le indicazioni del medico).

tutore gomitoIl tutore per le fratture del capitello radiale,dell’olecrano presentano una ROM per la regolazione dell’angolo e della flesso estensione.Esso può essere applicato in forma rigida o con una possibilità di escursione con gradi definiti dal medico.Consente di tutelare l’articolazione e al contempo i movimenti,seppur lievi,mantengono attiva l’articolazione prevenendone la rigidità.Il gomito infatti si presenta molto difficile ad una terapia riabilitativa.L’applicazione avviene con velcri e la stabilità è data dalle staffe in lega leggera presenti.

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