Il paziente che giunge in ospedale per una frattura esposta di gamba si trova in una condizione di
grave pericolo.L’osso che ha bucato la pelle viene a contatto con i materiali sporchi presenti
nell’ambiente e cio’ lo espone inevitabilmente ad alti rischi di infezione.Oltre ad avere i rischi di complicazioni come per le fratture chiuse della gamba ci sono da aggiungere quelli infettivi di possibili osteomieliti.
La ferita che va dall’esterno verso l’interno e’ spesso evidente e bisogna proteggere la ferita con una medicazione sterile.
Conoscere la circostanza in cui e’ avvenuto l’incidente e’ importante sia per stabilire i tempi per poter applicare un laccio e anche per valutare i rischi di contaminazione della ferita.
Il trattamento e’ sempre molto complesso e prevede sempre la pulizia profonda della lesione ,il riallineamento dei monconi ossei tramite intervento chirurgico e una successiva immobilizzazione con gesso ortopedico o tutore ortopedico.La terapia antibiotica deve essere mirata e va verificata la posizione del paziente per il vaccino antitetanico.
DOPO L’INTERVENTO CHIRURGICO:
Sistemazione del ferito:
— informarsi del tipo di frattura e di trattamento (osteosintesi, gesso);
— sistemare il decubito dorsale, testa voltata su un lato;
— sistemare il gesso (guanciali, piede con sacchetti di sabbia);
— verificare la buona fissazione del drenaggio di aspirazione;
— assicurarsi che sia stata effettuata la prevenzione del tetano (richiamo di vaccino o siero antitetanico):
— sorvegliare il risveglio (coscienza, etc);
— sorvegliare lo stato emodinamico (frequenza cardiaca, pressione arteriosa) e la temperatura per evitare uno shock post-operatorio o emorragia locale.
Sorveglianza di complicazioni immediate:
1. L'infezione, dopo una frattura esposta, resta il rischio maggiore:
— medicazione asettica (l'inoculazione avviene al momento della frattura);
— sorveglianza della cicatrice: se presente infiammazione, tumefazione, fare una medicazione con alcool (prelievo di pus più antibiogramma se necessario);
— esame emocromocitometrico;
— sorvegliare la temperatura.
2. Prevenire le complicazioni trombo-emboliche:
— contrazione statica dei polpacci.
— mobilizzazione degli alluci;
Commenti offerti da CComment