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EPICONDILITE 
(Gomito del tennista)


Tipica patologia da sovraccarico funzionale in questo caso di una ristretta zona di inserzione tendinea sull'epicondilo (tendinopatia inserzionale).


Il movimento reiterativo tipico di alcuni gesti sportivi o lavorativi, concentra in quest'area notevoli sollecitazioni che spesso sfociano nel tipico quadro dell'epicondilite. Spesso esistono fattori predisponenti fra cui: capacità tecniche, età, reattività individuale, scarso allenamento, ecc..
Il bendaggio funzionale in questa affezione risulta un utile complemento di altre tecniche terapeutiche (riposo, fisioterapia, corretto allenamento, riabilitazione, ecc...)
Spesso il bendaggio funzionale viene sistematicamente adottato dall'atleta alla ripresa dello sport superata la fase acuta come presidio preventivo per evitare le recidive.

BENDAGGIO BASE: TECNICA


  • spray adesivo 
  • benda elastica in senso trasversale
  • benda elastica in senso longitudinale
  • cerotto tape
  • compressa in gommapiuma
Dopo aver deterso la cute e cosparsa con ADESIVO SPRAY, si applica una striscia di benda elastica tipo(porodress)  ben sagomata sulla superficie volare dell'avambraccio a partire dalla piega del gomito fino a livello del polso che va mantenuto in leggera flesione dorsale. (fig. 1-2).


Si pone quindi mezza KOMPREX sul ventre prossimale dell'estensore radiale del carpo (fig.3) e la si fissa saldamente con un giro e mezzo di  benda elastica tipo PORELAST: il senso di rotazione è da mediale a laterale (fig.4). Si pratica quindi un incrocio "a farfalla" con TAPE da 2,5 cm., in modo da realizzare una compressione e una trazione da mediale a laterale.(fig.5).



Si provvede quindi a trazionare la prima staffa di PORODRESS atteggiando il polso in flessione dorsale in modo da provocare una detensione degli estensori radiali del carpo (fig.6); questa staffa viene saldamente resa solidale al polso da un bendaggio in PORELAST da 8 cm. (vedi bendaggio base del polso),(fig. 7)
Tale bendaggio ha lo scopo di porre in accorciamento gli estensori radiali del carpo oltre a "lateralizzare" la giunzione miotendinea modificando il vettore di forza e scaricando l'inserzione epicondiloidea.
L'effetto compressivo agisce inoltre come "freno inibitore"di contrazioni massimali collaborando cosi nell'alleggerimento funzionale della giunzione osteo-tendinea.


Altri rimedi terapeutici utili nel caso dell'epicondilite sono l'applicazione di un pressore che si compra nelle sanitarie che svolge la stessa funzione del bendaggio appena descritto.Un altro rimedio terapeutico consiste nell'infiltrazione di cortisone tipo il depomedrol+lidocaina direttamente nei pressi dell'epicondilo sperando che l'attivita' farmacologica del cortisone sfiammi la zona e restituisca il benessere alla persona.Le infiltrazioni per l'epicondilite non devono superare le tre dosi poiche' il cortisone ha effetti negativi (rialzo glicemico,pressorio,decalcificazione ossea etc...etc..).
Il riposo e' un altro ottimo sistema che permette la riduzione del processo infiammatorio del gomito.
Viene chiamato gomito del tennista ma non e' certamente legato esclusivamente a questo sport come e' chiaro.

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