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le cause del dolore al torace da possibile infarto,pneumotorace spontaneo e dolore muscolare

Molte sono le sindromi cliniche che inducono dolore al torace e che rappresentano talvolta un pericolo per la sopravvivenza.Di seguito descriviamo i relativi quadri clinici e relativi trattamenti.

 

ANGINA PECTORIS:

Il quadro clinico frequentemente si manifesta con dolore costrittivo improvviso e violento, retrosternale, più raramente precordiale, in genere irradiato alla spalla e al braccio sinistro (lato ulnare); è associato a senso di angoscia; insorge rapidamente dopo fatiche, emozioni violente, brusco passaggio dal caldo al freddo; dura da qualche secondo a qualche minuto; si riduce con il riposo ed è sensibile all'azione della nitroglicerina; durante la crisi, nel 70% dei casi, si hanno manifestazioni caratteristiche all'ECG; al di fuori della crisi anginosa il tracciato elettrocardiografico non mostra significative anomalie ad eccezione, in certi casi, di quelle imputabili a miocardiopatia sclerotica о al sovraccarico ventricolare sinistro.

Trattamento:

— durante l'attacco di angina pectoris il paziente va tenuto a riposo in posizione sdraiata о seduta
— si somministri subito trinitrina sotto forma di perline da lasciar sciogliere sotto la lingua oppure alcool sotto forma di brandy о di whisky (30-60 mi)
— è anche utile somministrare al paziente sedativi e ansiolitici (benzodiazepine, meprobamato, barbiturici a basse dosi)
— nei casi gravi può essere utile la somministrazione di preparati di trinitroglicerina о di altri cosiddetti vasodilatatori coronarici per via endovenosa lentamente о per perfusione lenta
— questi trattamenti in genere vengono attuati in ambiente ospedaliero

 

Infarto miocardico:

 

Il quadro clinico si manifesta  con inizio improvviso, spesso drammatico; dolore precordiale intenso, terebrante e prolungato, resistente alla trinitrina; irradiazione estesa verso i segmenti cefalici о addominali, spalle, braccia; grave senso d'angoscia e terrore (emozione da allarme); pallore, sudorazione profusa; dispnea, tachicardia (spesso aritmie), toni sordi, spesso galoppo presistolico (talvolta sfregamento pericardico); quadro di shock (collasso circolatorio periferico); febbre, leucocitosi, aumento della velocità di eritrosedimentazione di alcuni enzimi (transaminasi glutammico ossalacetica, latticodeidrogenasi ecc.); modificazioni caratteristiche del tracciato elettrocardiografico; molto spesso si sovrappongono disturbi della conduzione e del ritmo generalmente molto gravi; la diagnosi di infarto miocardico non deve mai basarsi solo sul reperto elettrocardiografico, poiché questo può essere assente о presentare modificazioni aspecifiche non patognomoniche dell'infarto; spesso è necessario registrare ECG seriali per seguire alterazioni progressive; possono richiedersi derivazioni supplementari per dimostrarne la presenza; è estremamente importante che l'ECG sia interpretato in base agli elementi clinici; se l'anamnesi, l'esame obiettivo e i dati di laboratorio (leucociti, velocità di sedimentazione, enzimi del siero) indicano la presenza di un infarto, questa diagnosi non deve essere respinta soltanto perché non può essere dimostrata dall'ECG.

Trattamento:

— fare assumere una comoda posizione di riposo al paziente
— alleviare il dolore (morfina 10-15 mg i.m. о e.V., pentazocina 30 mg i.m. о e.V., meperìdina 50-100 mg i.m. о e.V.), l'apprensione e lo stato ansioso (benzodiazepine, meprobamati, barbiturici a basse dosi); somministrare O2; combattere se occorre lo stato di shock, i disturbi del ritmo (pericolosissima la fibrillazione ventricolare) e della conduzione (pericolosissimo il blocco atrioventricolare totale)
— i pazienti con infarto miocardico devono essere trattati in reparti speciali (unità di terapia coronarica) dotati di apparecchi per il monitoraggio continuo con sistemi di allarme, di mezzi per la resuscitazione e l'inserzione di pacemaker e di personale medico ed infermieristico specializzato
— il rischio di fibrillazione ventricolare e di morte improvvisa è particolarmente elevato nelle primissime ore dall'insorgenza dell'infarto miocardico: bisogna perciò compiere ogni sforzo per ricoverare questi soggetti nelle unità coronariche al più presto possibile per ridurre l'incidenza della morte preospeda iera
— in alcuni casi vengono usate speciali ambulanze equipaggiate per l'assistenza coronarica e per ridurre il rischio di morte improvvisa.

 

Dolore toracico di origine muscolare:

Anche l'irritazione dei muscoli rappresenta una causa frequente di dolore toracico somatico, che chiunque può avvertire facendo lavorare un muscolo о meglio un gruppo muscolare fino al massimo delle possibilità;
le cause sono innumerevoli: dalla trichinosi ai traumi, alle miositi ecc.; una causa assai comune è costituita dall'esercizio fisico in cui vengono interessati in misura superiore a quella abituale alcuni gruppi muscolari delle pareti del torace; il dolore aumenta, di regola, alla palpazione dei muscoli affetti, con i bruschi movimenti, con i colpi di tosse, con gli atti respiratori profondi; il mantenere per un tempo abbastanza lungo la contrazione di gruppi muscolari non allenati può costituire causa di spasmo e di dolore muscolare protratto.

Trattamento:

— riposo
— applicazioni caldo-umide locali
— somministrazione di analgesici a base di salicilici, miorilassanti,
— applicazioni locali di pomate.

 

Dolore toracico tipo pleurico:

Viene avvertito come un dolore della parete toracica, caratteristicamente puntorio, esacerbato dai movimenti respiratori e spesso assai ben delimitato; se è affetta anche la pleura diaframmatica il dolore può venire avvertito al collo od alla spalla, mentre il dolore che si origina dalle parti più basse della pleura può venire avvertito a livello dei quadranti addominali superiori; è frequentissimo in tutte le ñogosi della _ pleura primitive о concomitanti ad affezioni del parenchima polmonare (polmoniti, infarto del polmone, tumori broncogeni, pneumotorace spontaneo ecc.); si accentua in maniera caratteristica con gli atti respiratori, la tosse, i cambiamenti di posizione; nei tumori il dolore è assolutamente costante; la diagnosi viene posta con il conforto dell'indagine radiologica e di laboratorio (velocità di eritrosedimentazione, numero dei leucociti, formula leucocitaria ecc.) e per la presenza eventuale di altri sintomi: febbre, tosse, emottisi, dispnea, cianosi ecc.

Trattamento:

— trattamento sintomatologico ed eziologico
— è utile la somministrazione di analgesici (attenzione alla morfina che può deprimere i centri bulbari del respiro), di sedativi della tosse, di O2
— accertata la diagnosi va istituita un'adeguata terapia eziologica: con antibiotici, se si tratta di un processo ñogistico, о con altri trattamenti specifici.

Pneumotorace spontaneo:

Il pnx spontaneo compare spesso in soggetti giovani che fino a quel momento erano da considerare del tutto normali oppure in altri in cui era nota una malattia polmonare (tubercolosi, ascessi, bronchiectasie, cisti aeree, enfisema ecc.); si manifesta con comparsa improvvisa di dolore toracico spesso a tipo trafittivo e irradiato alla spalla e al braccio dello stesso lato dell'emitorace colpito, tosse secca, dispnea improvvisa; sulla zona del pnx iperfonesi alla percussione, diminuita mobilità dell'emitorace interessato, abolizione del fremito vocale tattile (FVT) e del murmure vescicolare (MV), respiro anforico; spostamento del mediastino dal lato opposto alla lesione;
l'esame radiologico e radioscopico rivela il collasso del polmone verso l'ilo, lo spostamento del mediastino e il movimento paradosso del diaframma.

Trattamento :

— è sempre necessario il ricovero ospedaliero
— il paziente va tenuto a riposo a letto, devono essere somministrati O2 e analgesici
— nel pnx senza aumentata pressione intrapleurica l'aria deve essere aspirata se è presente dispnea(vedi link qui sul drenaggio toracico)
— nel pnx ipertensivo si deve aspirare urgentemente l'aria dalla cavità intrapleurica, applicando un ago о un catetere intercostale attaccato a un dispositivo ad acqua о a una pompa aspirativa per mantenere espanso il polmone
— il pnx traumatico va trattato con urgenza
— le ferite aperte del torace devono essere chiuse al passaggio dell'aria con qualsiasi mezzo disponibile (ad es. un bendaggio, un fazzoletto о altro materiale); in seguito al più presto possibile si dovrà ricorrere all'opera del chirurgo
— il pneumotorace traumatico dovuto a lesione о lacerazione del polmone (frattura costale, proiettile) viene trattato allo stesso modo del pneumotorace spontaneo, frequentemente è richiesto un intervento chirurgico.

Dolore toracico radicolare:

Può riconoscere la sua origine in un processo morboso a carico delle vertebre (osteofiti che comprimono le radici a livello dei forami intervertebrali, oppure un restringimento degli spazi intervertebrali da discopatia degenerativa);
sono di estrema frequenza in persone di età superiore ai 40 anni e assai frequentemente provocano una sintomatologia dolorosa di tipo radicolitico (cui possono concorrere cause infettive, tossiche, dismetaboliche) alla quale si associa una sintomatologia dolorosa da spasmo muscolare riflesso о da cosiddetta fibrosite; il dolore toracico è più accentuato nelle ore notturne in rapporto con la particolare flessione della colonna conseguente alla posizione supina, specialmente su materassi a molle pieghevoli;
attraverso il plesso brachiale, la sintomatologia dolorosa è frequentemente irradiata alle braccia.

Trattamento:

— si devono somministrare analgesici a base di salicilici. Piramidone® e miorilassanti
— utile è la somministrazione di vitamine del tipo Bi, Вб e Bn
— può essere a volte necessario praticare infiltrazioni di anestetici locali
— deve essere prescritto il riposo preferibilmente su letti a fondo rigido.