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Bendaggio per fratture costali composte

 

Il dolore acuto e persistente provocato da fratture costali è conseguenza

del danno tissutale locale indotto dal trauma e dal movimento del focolaio di frattura. Quando non vi siano complicazioni o importanti spostamenti da ridurre, si può

alleviare il dolore ed ottenere una buona immobilizzazione mediante un bendaggio .
Questi bendaggi venivano generalmente praticati con cerotti anelastici sovrapposti e variamente intrecciati; si è visto però che in molti casi il bendaggio non viene tollerato per l'irritazione cutanea; la durata nel tempo è inoltre molto limitata.

Bendaggio base:tecnica

Una protezione in feltro adesivo dello spessore di 5 mm., viene preparata ed applicata come illustrato, (fig.1) direttamente sulla cute, in modo tale che venga coperto completamente l'emitorace colpito.
Ricopriamo il feltro adesivo con due strisce di PANELAST(o  materiale simile) che si sovrappongono per 1/4 l'una sull'altra. (fig.2)

Il bordo inferiore della benda si deve aderire direttamente sulla cute mentre la parte superiore della protezione in feltro viene lasciata scoperta.
Si afferrano successivamente i lembi estremi delle strisce di BENDA e si frazionano fortemente sovrapponendoli uno sull'altro fino a giungere sull'emitorace sano (fig. 3) dove si fissano con nastro anelastico in modo da garantire solidità e durata al montaggio (fig.4)
A questo punto, appoggiando il palmo della mano all'emltorace colpito e spingendo in varie direzioni, si determina quale sia la direzione che attenua il dolore durante gli atti inspiratori, (fig.5)
A questo punto si applicano le staffe in nastro anelastico. Queste sormontano il focolaio di frattura e si cerca di seguire il più possibile il decorso anatomico della costola lesa; la direzione di trazione del nastro è quella precedentemente determinata spingendo con il palmo della mano. (fig. 6)

Terminata l'applicazione del TAPE, vengono coperte accuratamente le estremità libere per evitare arricciamenti, (fig. 7 - 8)

Il bendaggio cosi eseguito, oltre ad effettuare una compressione generale esercita una selettiva immobilizzazione sul focolaio di frattura, non determina irritazioni cutanee grazie al feltro autoadesivo e può essere mantenuto per 15-20 giorni fino a che la sintomatologia dolorosa non sia risolta.
È utile nei primi giorni insegnare la tecnica di respirazione addominale per ridurre i movimenti della gabbia toracica.
Consigliamo infine prudenza quando si tratta di pazienti anziani, poiché un'immobilizzazione troppo rigida del torace può portare ad atelectasia polmonare e polmonite.
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