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Non ci sono dubbi che l'emozione comporti una serie di cambiamenti all'interno dell'organismo. Questi cambiamenti sono regolati in maniera complessa dal sistema nervoso centrale, dalle due sezioni del sistema nervoso vegetativo e autonomo e dalle ghiandole endocrine.



Il cervello attiva e regola gli aspetti fisiologici dell'emozione. Attualmente sembrano tutti d'accordo, anche se con piccole divergenze, nell'identificare il sistema limbico come il sostrato neurologico dell'emozione.
Il limbico è un sistema complesso che include il cortex, certe strutture subcorticali e l'ipotalamo.

Le sue funzioni principali sono:


1) attivare la maggior parte delle funzioni corticali: raccoglie informazioni sensitive e sensoriali attraverso la sua connessione con la formazione reticolare e programma risposte che vengono realizzate da strutture più alte;
2) conferire un carattere affettivo al comportamento, proporzionandogli un'impronta personale;

3) permettere l'adattamento dell'uomo all'ambiente attraverso la sua connessione con il sistema nervoso vegetativo, integrando le esperienze del mondo interno con quelle del mondo esterno. Svolge, inoltre, una funzione di adattamento.


Conoscenza, espressione, esperienza

La stimolazione elettrica del sistema limbico dà luogo a risposte viscerali che, a loro volta, producono modificazioni. Da questo punto di vista il limbico agisce come regolatore del sistema nervoso vegetativo. Il sistema limbico regola il coportamento emotivo. Una volta definita l'emozione come un modo di sentire e di reagire, ci si può accostare ad essa da tre prospettive differenti:

• Conoscenza dell'emozione. Il soggetto percepisce una situazione in modo determinato ed è in grado di relazionarla all'esperienza
Il sistema limbico
passata, il che le conferisce, in un certo modo, un «significato». La valutazione di questo tipo di situazione si attribuisce alle strutture neocorticali e ai lobuli frontali.
Espressione dell'emozione. Avviene tramite una serie di risposte sensomotorie e vegetative (mimica del viso, modulazione della voce, cambiamento del colore della pelle...). Se ne incarica il sistema nervoso vegetativo.
• Esperienza dell'emozione. È il sentimento interno che accompagna l'esperienza e che le conferisce il carattere gradevole o sgradevole, talvolta indipendentemente dallo stimolo, a seconda delle circostanze individuali.


Meccanismi corticali e subcorticali


La spiegazione del comportamento emotivo, così com'è stato descritto, è stata fatta basandosi sui meccanismi corticali e subcorticali. Per quanto riguarda i meccanismi subcorticali si è dimostrato che la lesione della materia grigia centrale del mesencefalo produce una riduzione chiara e permanente della capacità di risposta emotiva, al punto da produrre l'inibizione della risposta di furore che generalmente si ottiene stimolando l'ippocampo o l'amigdala.

D'altro lato, la stimolazione elettrica dell'ipotalamo e del talamo reticolare provoca accessi di rabbia; la distruzione di strutture ipotalamiche diminuisce la capacità di risposta emotiva, con la conseguente diminuzione di tutta l'attività generale.
A livello dei meccanismi corticali Papez sostiene l'esistenza di un meccanismo complesso che include l'ipotalamo, i nuclei talamici anteriori, il girus cingolare, l'ippocampo e le sue connessioni, cioè gran parte del sistema limbico. Secondo Papez l'espressione dell'emozione dipende interamente dall'azione integrativa dell'ippocampo; l'«esperienza» emotiva richiede una partecipazione corticale ed è differente dall'«espressione» emotiva.
McLean, partendo dal circuito di Papez, ritiene che l'ippocampo o l'amigdala siano i centri sensoriali che ricevono l'informazione periferica e viscerale del cortex sensoriale. Il girus ippocampico serve al cortex accettore e il cingolare fa da centro visceromotore.


Sistema nervoso vegetativo


Tutti hanno sperimentato i cambiamenti che avvengono nel proprio organismo quando si è emotivamente turbati. L'innamorato perde l'appetito. Il soldato di fanteria che combatte in prima linea sente che il cuore batte più forte nel petto. Lo studente, quando si avvicina il momento di entrare in classe, prova una serie di contrazione all'epigastrio e tende i muscoli.
Il sistema nervoso vegetativo o autonomo, determina tutte queste alterazioni somatiche. Tale sistema è formato da una serie di nervi che partono dal cervello e dal midollo spinale innervando i vasi sanguigni e le altre strutture. Il sistema simpatico è una delle parti di cui si compone: aumenta il ritmo cardiaco e la pressione arteriosa, invia sangue ai muscoli esterni. Tale sistema agisce negli stati emotivi, perlomeno quando l'individuo si è incollerito o impaurito. L'altra parte del sistema autonomo è definito sistema parasimpatico;questo funziona quando la persona è calma e rilassata, tranquillizza il ritmo cardiaco, riduce la pressione arteriosa e invia sangue a.-l'apparato digerente, contribuendo, con esse a mantenere le riserve di energie e di alimenti. Non sempre questi due sistemi sono in contrapposizione.

Sistema simpatico e cambiamenti fisiologici


Durante l'espressione emotiva il sistema simpatico entra in funzione generando una serie di cambiamenti fisiologici.

Attività elettrodermica. Quando insorgono le emozioni, nella pelle si osservano apprezzabili cambiamenti. Nell'eccitazione emotiva, le ghiandole sudoripare aumentano la secrezione e insieme diminuisce la resistenza elettrica della pelle.
Un esperimento che si realizza nelle classi di psicologia consiste nel porre due elettrodi sulle mani di uno studente chiedendogli di recitare l'alfabeto, lentamente e a voce alta, pensando al nome della sua fidanzata. Attraverso l'oscillazione dell'ago del galvanómetro, la classe cerca di cogliere il momento in cui il ragazzo pronuncia le iniziali di detto nome. Si noterà una certa eccitazione; l'imbarazzo e la preoccupazione di essere scoperto vengono rilevati dall'ampia oscillazione dell'ago.
Distribuzione del sangue. L'emozione produce cambiamenti nella pressione del sangue e nella sua distribuzione, tanto sulla superficie che all'interno del corpo. Ciò si verifica quando una situazione imbarazzante produce rossore o quando, in un accesso d'ira, il collo e il viso diventano paonazzi. Questi cambiamenti avvengono perché i vasi sanguigni della pelle si dilatano, incrementando l'irrigazione di sangue in superficie. Il sintomo contrario è il pallore del viso in determinate condizioni di paura. In questo caso i vasi sanguigni si contraggono.
Battito cardiaco. Il cuore batte più velocemente e con più intensità. Le palpitazioni cardiache indotte dall'eccitazione emotiva ci sono tanto familiari che, a lungo, il cuore è stato considerato il simbolo dell'emozione.
Respirazione. Il ritmo e l'intensità della respirazione, così come la durata relativa dell'espirazione rispetto a quella dell'inspirazione, forniscono indicazioni utili nel corso di un conflitto emotivo. Il respiro affannoso e i sospiri sono alcuni dei cambiamenti che intervengono sul ritmo respiratorio.
Risposta della pupilla. La pupilla dell'occhio tende a dilatarsi nei momenti di ira o di dolore e, in genere, durante l'eccitazione emotiva; si contrae quando il soggetto è calmo.
Secrezione salivare. Negli stati di eccitazione si produce un'aridità di bocca e di gola dovuta all'inibizione delle ghiandole salivari.
Risposta pilomotrice. Si tratta della cosiddetta «pelle d'oca» che si produce quando i peli della pelle si rizzano.
Mobilità gastrointestinale.Attraverso i raggi X e la tecnica del palloncino nello stomaco (descritta a proposito della fame), si può constatare in che modo i movimenti dello stomaco e dell'intestino vengono alterati da una forte emozione. Le eccitazioni emotive, come il cattivo umore, possono essere responsabili, per la tensione prodotta sulle pareti dello stomaco o dell'intestino, di quelle ulcere che colpiscono le persone sotto stress.

• Tensione muscolare e tremito. La tensione muscolare è un sintomo di emozione. I muscoli tesi possono tremare quando i contrari si contraggono contemporaneamente.
• Composizione sanguigna. Poiché durante l'emozione le ghiandole endocrine si attivano e riversano ormoni nel torrente sanguigno, le ghiandole surrenali secernono nel sangue adrenalina. L'adrenalina alza il livello di zucchero nel sangue, aiutandolo a coagularsi.