Anomalie sviluppo seno

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[Le anomalie dello sviluppo del seno sia nel sesso maschile che nel sesso femminile sono causate da diversi fattori che analizzeremo di seguito.Nei mammiferi inferiori esistono numerose ghiandole mammarie, disposte nei due lati lungo una linea che si estende dalla radice dell’arto superiore alla radice dell’arto inferiore.
Anche nell’embrione umano compare l’abbozzo per numerose ghiandole mammarie che però successivamente regredisce. Persiste solo l’abbozzo in regione toracica che dà origine alla mammella definitiva. Tuttavia alterazioni di sviluppo possono dare origine a mammelle soprannumerarie (polimastia) o a capezzoli soprannumerari (politelia) con sede più spesso ascellare e toracica. Un capezzolo soprannumerario può essere spesso scambiato con un nevo cutaneo. Si può avere anche assenza congenita della mammella (amastia) o del capezzolo (atelia).
Dopo la nascita la ghiandola mammaria può andare incontro ad anomalie di evoluzione con sviluppo deficitario (micromastia), o eccessivo (macromastia) .
Micromastia: caratterizzata da uno sviluppo insufficiente della mammella al momento della pubertà, si associa ad alterazioni endocrine (insufficienza ovarica, iperattività corticosurrenalica).
Macromastia: caratterizzata da abnorme sviluppo di una o entrambe le mammelle, che può manifestarsi sia in età infantile, che nell’adolescenza o nella gravidanza.

la macromastia da gravidica a infantile
Un eccessivo sviluppo del seno di una sola mammella o di entrambie.

a) macromastia infantile: si verifica in caso di pubertà precoce da tumori funzionanti dell’ovaio o della corteccia sur-renalica, o per aumento dell’attività dell’ipofisi;
b) macromastia puberale: detta anche macromastia delle vergini è dovuta ad esaltata ricettività della ghiandola agli stimoli ovarici. Solitamente è bilaterale e le mammelle possono raggiungere notevoli dimensioni con il peso di diversi kg;
c) macromastia gravidica: compare negli ultimi mesi della gravidanza e tende a regredire al termine dell’allattamento. È legata ad una abnorme risposta della ghiandola mammaria al normale stimolo ormonico. In tali forme la ghiandola può raggiungere dimensioni mostruose (gigantomastia).

Il rigonfiamento delle ghiandole mammarie nei soggetti di sesso maschile viene indicato con il termine di ginecomastia: normalmente è monolaterale e si presenta di solito in uomini giovani e tende a regredire spontaneamente nel giro di qualche mese. Le forme monolaterali non si accompagnano di solito ad alterazioni ormonali. Le forme bilaterali possono essere secondarie a malattie che producono alterazioni ormonali: ipertiroidismo, cirrosi epatica, neoplasie del testicolo oppure in corso di terapia con estrogeni (es.: carcinoma della prostata). Può verificarsi come malattia professionale negli addetti dalla lavorazione degli estrogeni. Spesso la ginecomastia determina problemi psicologici importanti, specie nei soggetti giovani, per cui se non si risolve nel giro di qualche mese è indicata la rimozione chirurgica della ghiandola.  ipoplasia della mammellaUna falsa ginecomastia, legata al semplice accumulo di grasso sottocutaneo si può’ trovare nei soggetti obesi.

Terapìa delle anomalìe di sviluppo
1) Le mammelle soprannumerarie possono richiedere l’asportazione chirurgica per motivi estetici o per l’insorgenza di processi infiammatori o neoplastici.
2) La micromastia e la macromastia secondarie a neoplasie endocrine vanno trattate con l’asportazione della neoplasia. Negli altri casi possono essere corrette con interventi di chirurgia plastica.
3) La ginecomastia nei casi in cui non regredisca spontaneamente o con altri trattamenti, può essere corretta con l’asportazione della ghiandola risparmiando il capezzolo e l’areola.

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