Come si pratica la tracheostomia

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La tracheostomia è un’intervento chirurgico che permette di mettere in comunicazione diretta la trachea cervicale con l’esterno.

cannula per tracheostomia

Le indicazioni possono essere a carattere di urgenza in caso di ostruzione da corpi estranei ,o in caso da ostruzione per tessuti proliferativi neoplastici;come accesso diretto per l’aspirazione di muco nei poliomelitici;nel tetano e nei traumi toracici; per malformazioni congenite della laringe;paralisi delle corde vocali e processi infiammatori come quelli provocati dalla difterite.

La trachesostomia consente dunque di ridurre lo spazio morto anatomico,con un aumento della ventilazione alveolare e permette di avere accesso con sondini direttamente nelle cavità bronchiali per la rimozione di muco o eventuali corpi estranei,

Nel caso di ventilazione assistita prolungata l’aria non filtrata dalle prime vie aeree respiratorie può seccare le pareti bronchiali nonchè permettere l’ingresso di innumerevoli quantità di germi responsabili di potenziali infezioni polmonari.

 

DOVE SI ESEGUE LA TRACHEOSTOMIA?

Il posizionamento della tracheostomia in sala operatroia
Se non vi è urgenza grave la cannula per la tracheostomia viene posizionata in ambiente asettico e sotto anestesia generale

A parte i casi di urgenza estrema il luogo principale dove viene eseguita è la sala operatoria con il paziente addormentato dall’anestesia ed intubazione orotracheale.

POSIZIONE DEL PAZIENTE.

le vie aeree libere con il capo iper esteso per l’esecuzione della tracheostomia

 

Il paziente deve essere  supino con un cuscino posizionato dietro le spalle per permettere al capo di essere reclinato all’indietro e permettere la massima apertura delle vie aeree.

ESECUZIONE:

triangolo per tracheostomia
Vista anteriore del collo dove la linea tratteggiata mostra il triangolo dove andrà effettuato il taglio per la tracheostomia

Si pratica  una piccola incisione trasversale o mediale verticale al centro dell’area triangolare delimitata lateralmente dai muscoli sternocleidomastoidei ,con apice alla fossetta giugulare e base sulla cartilagine cricoidea.

Dopo avere divaricato i muscoli anteriori del collo si raggiunge la trachea e si sezionano con incisione verdicale alcuni anelli tracheali(solitamente dal 2° al 4° anello) e con l’aiuto di appositi retrattori si introduce in trachea la cannula tracheostomica ovviamente della misura appropriata.

La cannula può essere di materiale metallico o interamente di plastica ed è provvista di una o due cuffie gonfiabili dall’esterno.La cannula viene fissata al collo con l’apposita fettuccia.

Il taglio della ferita non viene suturato per permetterne il drenaggio evitando la possibile complicazione di enfisema sottocutaneo.

COMPLICANZA DELLA TRACHEOSTOMIA:

La complicanza più grave consiste nell’emorragia ,spesso mortale, per erosione della trachea e dell’arteria anonima provocata dal decubito che la cannula stessa potrebbe determinare.Altre complicanze potrebbero essere le formazioni di ulcere tracheo-esofagee da decubito,dalle infezioni bronco polmonari e dall’ostruzione del tubo per la formazione di incrostazioni  laminari,dalla dislocazione della cannula e dalle stenosi tracheali come esito di intubazione prolungata.

TRATTAMENTO DEI TRACHEOSTOMIZZATI

Lo scorretto trattamento degli tracheostomizzati oltre ad annullare i benefici della stessa possono avere conseguenze anche gravi per il paziente.

Tre sono le cose da fare:1)UMIDIFICARE L’ARIA INSPIRATA CON APPOSITI UMIDIFICATORI E CON AGGIUNTA DI FLUIDIFICANTI

2) ASPIRAZIONE DELLE SECREZIONI OGNI 30 -60 MINUTI PER 10 SECONDI PER VOLTA ED ASSOCIATA UNA FASE DI DRENAGGIO POSTURALE.

3)CONTROLLO COSTANTE DELLA PERVIETA’ E DELLA CORRETTA POSIZIONE DELLA CANNULA

TUTTE LE SOPRACITATE AZIONI VANNO ESEGUITE CON LA MAGGIORE ASEPSI POSSIBILE USANDO MATERIALE STERILE E MONOUSO.

 

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