Le complicanze delle stomie

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Nel 15-20% dei casi le colostomie definitive possono andare incontro a complicanze che a volte possono richiedere un reintervento chirurgico.
Le complicanze più gravi sono:
1) il prolasso;
2) l’ischemia;

3) la retrazione della stomia;
4) l’ernia peristomale;
5) la stenosi;
6) le fistole;confezionamento di colostomia a doppia ansa

Prolasso
Il prolasso è la complicanza più frequente; consiste in una eccessiva protrusione dell’ansa stomaie dal piano cutaneo della parete addominale.
Il prolasso può essere totale o riguardare solo la mucosa. Tra i fattori favorenti il prolasso bisogna ricordare l’età, nel senso che è molto più frequente nei bambini, e il tipo di stoma (ad orifizio unico).
Solitamente il prolasso è secondario ad inadeguatezza della fissazione del viscere alla parete.
Clinicamente il prolasso determina problemi riguardanti l’igiene dello stoma e la contenzione della feci. Inoltre l’ansa prolassata va facilmente incontro a piccoli traumi responsabili di erosioni e sanguinamento anche considerevole.
Sul piano terapeutico, se il prolasso è di modesta entità si può insegnare al paziente a ridurlo; negli altri casi si rende necessario un intervento chirurgico che solitamente ha lo scopo di fissare il colon alla parete addominale (colopessi).

L’ischemia di solito compare precocemente e può interessare l’intera ansa o un suo tratto.
L’ischemia totale è secondaria solitamente ad una lesione vascolare provocata durante le manovre di mobilizzazione o di confezionamento dell’ansa stomaie.
Questa complicanza comporta di soUto un reintervento immediato che consiste nella resezione della parte necrotica e nella confezione di un nuovo stoma.
L’ischemia parziale può essere dovuta alla compressione esercitata sul viscere dai bordi della parete addominale; in genere è transitoria e tende a risolversi spontaneamente dopo qualche giorno.

Retrazione
La retrazione può verificarsi in ogni tipo di stoma e consiste in uno slivellamento dello stoma al di sotto del piano cutaneo, secondario ad eccessiva tensione dell’ansa colica stomizzata.
Se la fissazione del viscere alla parete è solida e l’ansa non è sottoposta ad eccessiva tensione, il processo di retrazione che inizia nell’immediato post-operatorio si arresta in breve tempo, se invece la tensione è marcata si può giungere all’affondamento completo dell’ansa colica.
Lo slivellamento è responsabile di problemi riguardanti la contenzione delle feci e infiammazione al livello della stomia; in caso di distacco della stomia si rende necessario un intervento chirurgico di correzione.

Ernia peristomale
Consiste in un cedimento della parete addominale per distacco completo o parziale dalla fascia aponeuritica dell’ansa stomaie.
Attraverso questa breccia si fa strada il contenuto dell’ernia, di solito anse del tenue. Questa comphcanza può esserre secondaria ad una eccessiva incisione della fascia. Qualora queste ernie peristomah creino disturbi molto molesti, è indicata la correzione chirurgica della breccia erniaria.

La stenosi della stomia solitamente è secondaria all’esito di un processo suppurativo attorno allo stoma con conseguente formazione di tessuto di granulazione attorno all’ansa stomaie.
Inoltre la stenosi può essere secondaria alla ristrettezza del calibro dell’incisione, insufficiente alle dimensioni del viscere esteriorizzato sia a livello cutaneo che fasciale;
A seconda del grado della stenosi si può risolvere quest’ultima con dilatazioni digitali o strumentali della stomia; nei casi in cui i disturbi di canalizzazione aumentino si rende indispensabile la correzione chirurgica della stenosi.

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2 Risposte a “Le complicanze delle stomie”

    1. Potrebbe essere una complicanza che si risolve spontaneamente, ma in ogni caso sarebbe opportuno ,al persistere del problema,di farlo valutare dallo specialista che visivamente valuterà i possibili rimedi specifici nel suo caso.

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