In certi casi, la reazione infiammatoria provocata dal contatto con una sostanza estranea può interessare la mucosa dei bronchi: la malattia che ne consegue è decisamente più grave del raffreddore da fieno, ed è chiamata dai medici asma bronchiale.
L’attacco di asma può essere scatenato dal contatto con numerose sostanze: polline, peli di animali, polvere, farina, detersivi, farmaci, fra i quali ha particolare importanza l’acido acetilsalicilico. In alcune persone, l’attacco di asma può essere scatenato da un’infezione batterica delle prime vie aeree, oppure da uno stress emotivo.
La reazione infiammatoria a livello dei bronchi provoca tre conseguenze: i muscoli presenti nella parete dei bronchi si contraggono, restringendoli; la mucosa si gonfia rendendo ancora pivi difficile il passaggio dell’aria; le cellule che rivestono i bronchi producono notevoli quantità di muco, a volte tali da formare dei veri e propri tappi che occludono i bronchi.
Le conseguenze di questa situazione sono estremamente evidenti: il contatto con la sostanza responsabile dell’allergia provoca un attacco asmatico,nel corso del quale l’ammalato respira con difficoltà e avverte un penoso senso di costrizione al torace. Di solito, l’inspirazione, che è un movimento attivo, riesce ad avvenire senza particolari difficoltà, mentre l’espirazione, legata a un movimento passivo, avviene a fatica, tanto che l’aria attraversa sibilando i bronchi ristretti. A volte, l’espirazione non è completa, e nei polmoni resta una quantità di aria superiore alla norma: questa situazione è detta enfisema acuto e, come l’enfisema provocato dalla bronchite cronica, rende meno efficiente la respirazione.
Durante l’attacco di asma compare anche un filamento di muco che ha questa forma perché si è modellato sullo stampo di un piccolo bronco, occludendolo. L’espulsione di uno di questi filamenti provoca sollievo.
Gli attacchi di asma sono molto sgradevoli, e ingenerano un notevole stato d’ansia nel paziente; d’altra parte l’ansia contribuisce ad aggravare il restringimento dei bronchi, e rende ancora più intensa la crisi.
La terapia ovvia consiste nell’evitare il contatto con le sostanze cui si è allergici; inoltre, come nel caso della rinite allergica, è possibile sottoporsi a una terapia desensibilizzante. Non sempre, però, questi rimedi sono sufficienti a eliminare la malattia: è allora necessario farsi prescrivere dal proprio medico dei farmaci capaci di interrompere l’attacco d’asma. Di solito, è il paziente stesso a decidere quando assumere questi farmaci, che sono efficaci solo se vengono somministrati ai primi sintomi di un attacco: è però molto importante non superare mai le dosi massime consigliate dal medico.
FATTORI CHE PROVOCANO GLI ATTACCHI DI ASMA
Gli attacchi asmatici sono provocati da reazioni allergiche o da stress emotivi che agiscono a livello dei bronchi, scatenando tre diverse risposte.
A. I muscoli situati nella parete dei bronchi si
contraggono, determinando un
netto restringimento del passaggio per l’aria.
B. La mucosa che riveste il bronco si rigonfia.
C. La secrezione di muco aumenta
nettamente, e può giungere a formare un tappo
che occlude completamente o in parte
li bronco. In queste condizioni, il passaggio
dell’aria attraverso i bronchi diventa estremamente difficoltoso .
sostanze colpevoli di determinare asma:PELI DI ANIMALI;FARINA;POLLINI;FARMACI;DETERSIVI;FUMO
PER CURARE GLI ATTACCHI DI ASMA
Per curare nel modo più efficace l’asma bisognerebbe evitare ogni contatto con la sostanza cui si è allergici, oppure ci si può sottoporre alla terapia desensibilizzante, che consiste nell’eseguire una serie di iniezioni con piccole quantità della sostanza in causa. Non sempre, però, questi trattamenti sono efficaci, e si rende in tali circostanze necessario ricorrere a farmaci capaci di impedire l’insorgenza delle crisi. Alcuni di questi’farmaci devono essere inalati quando si avvertono i primi sintomi di un attacco: quando si fa uso di questo tipo di farmaci, è molto importante seguire attentamente le istruzioni indicate sul foglietto inserito nella confezione e non superare mai le dosi massime consigliate dal medico.