COME AVVENGONO GLI SCAMBI GASSOSI NEL POMONE
Gli scambi di ossigeno e anidride carbonica fra sangue e aria attraverso le sottili pareti degli alveoli sono regolati da una semplice legge fisica, per cui i gas tendono a migrare dalla zona dove la loro concentrazione è maggiore verso la zona che ne è più povera. Il disegno mostra schematicamente come avvengono questi scambi a livello degli alveoli polmonari: la sfera al centro del disegno è un alveolo polmonare, pieno di aria (G) e circondato da sangue venoso; il condotto in alto è un bronchiolo terminale, che porta all’alveolo Varia respirata ricca di
ossigeno (B) e riporta verso l’esterno l’aria ormai sfruttata (A). Nella parte sinistra del disegno (H) è illustrato il passaggio dell’anidride carbonica dal sangue verso l’aria: nel sangue venoso la concentrazione dell’anidride carbonica (C) è superiore a quella presente nell’aria degli alveoli (D), e la differenza di concentrazione è sufficiente a far passare questo gas all’interno dell’alveolo. Nella parte destra del disegno (I) è invece illustrato il passaggio dell’ossigeno dall’aria, dove la sua concentrazione è superiore (E), verso il sangue venoso che ne è povero (F).
Molteplici sono le cause di insufficienza respiratoria e ove possibili il medico pneumologo puo’ consigliare il paziente a seguire una riabilitazione respiratoria presso un centro autorizzato di fisiokinesi terapia respiratoria.In questo articolo non descriviamo le cause patologiche del deficit respiratorio ma parleremo di esercizi semplici per il respiro che e’ possibile fare a casa propria e che non fanno male.
GINNASTICA RESPIRATORIA:
Un errore da correggere
Respirare è un movimento talmente automatico che molte persone non si accorgono neanche di eseguirlo in modo non perfettamente corretto: uno fra gli errori più comuni consiste nel contrarre i muscoli dell’addome durante l’inspirazione e rilasciarli durante l’espirazione. Contraendo i muscoli dell’addome durante l’inspirazione si provoca un aumento della pressione addominale che spinge verso l’alto il diaframma e impedisce la completa espansione dei polmoni; in questa fase sarebbe invece corretto rilasciare i muscoli addominali, in modo da favorire un completo abbassamento del diaframma e, di conseguenza, trarre un’inspirazione più profonda.
1. In posizione eretta, portare le mani sotto l’ombelico facendo in modo che le punte delle due mani si tocchino, quindi inspirare dal naso ed espirare dalla bocca.
Ponendo le mani sull’addome è possibile appunto controllare i movimenti della muscolatura addominale durante la respirazione, e quindi, sincronizzarli ai movimenti di inspirazione ed espirazione. Durante l’espirazione muscoli addominali devono essere contratti per facilitare l’espulsione dell’aria.
2. In posizione supina (stesi sui pavimento, per esempio), portare la mano sinistra sul torace e la destra sull’addome; quindi fare una profonda inspirazione e poi un’espiraziore premendo sull’addome.
3. Sempre in posizione supina mettere la mano destra all’altezza del torace e la mano sinistra sull’addome. Flettere quindi il più possibile le ginocchia inspirando.
4. Nella stessa posizione del disegno n, 3 effettuare una profonda inspirazione e, prima dell’espirazione, sollevare i piedi e abbracciare le gambe, premendole contro il torace.
