L’osteoporosi
Una fra la malattie più temute dagli anziani è l’osteoporosi: si tratta di uno squilibrio metabolico dovuto alla carenza di sali di calcio che provoca un progressivo indebolimento della struttura delle ossa ed è responsabile della comparsa di forti dolori e di una aumentata tendenza alle fratture, che spesso sono provocate anche da traumi non molto intensi.
L’osteoporosi compare costantemente nell’età avanzata: nelle donne, questa malattia inizia a svilupparsi dopo la menopausa e ha portato a pensare che esista un rapporto fra la comparsa dell’osteoporosi e l’equilibrio ormonale. In effetti, il tessuto osseo, nonostante la sua apparenza, è un tessuto vivo, che viene sottoposto a continui processi di riassorbimento e deposizione. Questi processi sono regolati principalmente da due ormoni, la calcitonina e il paratormone. La calcitonina favorisce la deposizione di nuovo tessuto osseo e inibisce i processi di riassorbimento, mentre il paratormone impedisce la deposizione di sali di calcio a livello delle ossa e quindi la formazione di nuovo tessuto, mentre favorisce la demolizione del tessuto osseo e il passaggio del calcio dalle ossa nel sangue. In questo complesso equilibrio possono intervenire anche altri ormoni: gli ormoni sessuali, che favoriscono la deposizione di nuovo tessuto osseo, e il cortisolo, l’ormone prodotto dalle ghiandole surrenali che accelera il riassorbimento. La comparsa dell’osteoporosi nell’età avanzata può essere dunque legata a uno squilibrio fra secrezione di cortisolo, che resta costante anche nell’età avanzata, e produzione di ormoni sessuali, che cala gradualmente nell’uomo e bruscamente nella donna dopo la menopausa.
I sintomi del climaterio diventano evidenti nelle donne oltre i cinquant’anni e negli uomini oltre i sessanta; dopo i settant’anni, la malattia colpisce la maggior parte delle persone. Di solito i primi disturbi compaiono quando il paziente resta a lungo in piedi e consistono in dolori piuttosto intensi, localizzati alle vertebre. A volte, il dolore è improvviso, molto intenso e localizzato in un punto preciso della colonna vertebrale; il movimento lo aggrava. Questo tipo di dolore è provocato da una frattura della colonna vertebrale, in cui una vertebra è schiacciata dal peso del corpo e per conseguenza causa la riduzione della statura che si verifica in molti anziani.
Meno frequenti dei dolori vertebrali sono i dolori toracici, che possono comparire dopo uno starnuto violento, un colpo di tosse o semplicemente una respirazione profonda; questi dolori sono provocati dalla frattura di una costola, che può comparire nelle forme pili gravi di osteoporosi anche in assenza di veri e propri traumi.
L’osteoporosi interessa comunque tutte le ossa, che diventano particolarmente fragili e possono rompersi in seguito a cadute banali o leggeri urti. Per prevenire la comparsa delle fratture è molto importante evitare i movimenti
bruschi e gli sforzi; è anche essenziale ridurre i rischi di caduta in casa: non incerare i pavimenti, togliere i tappeti, mettere dei tappetini antiscivolo nelle vasche da bagno, installare delle maniglie che permettano di tenersi quando si entra o si esce dalla vasca, e così via.
La cura medica dell’osteoporosi è basata principalmente sulla somministrazione di calcitonina, l’ormone che favorisce la deposizione del calcio nel tessuto osseo. Questa terapia è molto efficace, ma può provocare qualche effetto collaterale. Anche la ginnastica può essere molto utile per rinforzare la muscolatura; gli esercizi però devono essere prescritti da un medico.
I FATTORI RESPONSABILI DELL’OSTEOPOROSI
In condizioni normali, il tessuto osseo è sottoposto a continui processi di rimaneggiamento: alcune cellule producono al suo interno nuovo tessuto connettivo che verrà poi rinforzato dalla deposizione di sali di calcio, mentre altre cellule distruggono il tessuto osseo invecchiato. L’osteoporosi è provocata da un’alterazione di questo delicato equilibrio.
SITUAZIONE NORMALE: I tessuto connettivo è l’armatura di base su cui si depositano i sali di calcio
OSTEOPOROSI :Se il tessuto connettivo è scarso, i sali di calcio non si possono deporre
Le conseguenze dell’osteoporosi
L’osteoporosi provoca un notevole indebolimento della struttura dell’osso, che diventa molto più fragile e può andare incontro a fratture quasi spontanee, cioè provocate da traumi talmente lievi da passare inosservati. Queste fratture sono estremamente gravi, perché le ossa affette da osteoporosi si saldano con estrema difficoltà. I disegni di questa pagina mostrano alcune fratture tipicamente provocate dall’osteoporosi. Qui sopra: frattura doppia della tibia e del perone provocata da una brusca contrazione muscolare. A sinistra: frattura del collo del femore (1); frattura complicata della spalla (2); frattura doppia dei malleoli della tibia e del perone, provocata da un salto (3); frattura del radio vicino al polso (4); frattura del terzo osso metatarsale (5) provocata da una marcia.
Come sì manifesta l’osteoporosi
Di solito, l’osteoporosi di per sé non provoca sintomi evidenti: questa malattia viene diagnosticata quando il paziente si sottopone a un esame radiologico per altri motivi. Talvolta si manifesta in modo drammatico quando una caduta banale o un piccolo trauma provocano la frattura di un osso; a volte una vertebra può fratturarsi spontaneamente, determinando l’insorgenza di un violento dolore alla schiena, oppure una costola può rompersi per effetto di un colpo di tosse, di uno starnuto o di un profondo respiro, portando alla comparsa di un violento dolore al torace.