L’illustrazione a lato mostra le caratteristiche del dolore provocato dalla compressione del nervo sciatico :si tratta di un dolore molto intenso ,soprattutto nei punti indicati nella figura con i cerchi bianchi .La compressione di questi punti acquisisce il dolore provocato dalla sciatica e spesso il medico esegue questa manovra per essere certo della diagnosi.
La sensazione dolorosa ha origine nella zona lombare di solito su un lato solo :scende lungo la natica e la parte posteriore della coscia e del polpaccio ma talvolta puo’ essere spostato piu’ lateralmente;di solito,giunge fino al piede :a volte si ferma al tallone ma puo’ anche raggiungere le dita.
dolore e’ talvolta accompagnato o sostituito da una sensazione di bruciore o di formicolio di varia entita’.Puo’ essere piuttosto modesta ,limitata a un senso di morsa intorno al polpaccio ,oppure talmente violenta da impedire ogni movimento.
A volte questo dolore non e’ alleviato da nessuna posizione e piu’ frequentemente se l’ammalato deve stare in piedi assume una posizione con il corpo leggermente inclinato come si vede in figura.Se gli e’ possibile ,comunque,l’ammalato cerca di stare a letto o seduto in modo da ridurre il dolore provocato dai movimenti;in genere la crisi si attenua dopo qualche giorno.
LE CAUSE PROBABILI DEL DOLORE SCIATICO:
La sciatica è l’infiammazione, molto dolorosa, del nervo sciatico, un voluminoso tronco nervoso che decorre nella parte posteriore della gamba e del piede. L’infiammazione del nervo può essere provocata da un’artrosi della colonna vertebrale nel tratto lombare, che abbia portato alla formazione di becchi osteofitici tali da comprimere le radici del nervo.
Molto spesso, però, la sciatica può essere provocata da un’altra affezione, l’ernia del disco intervertebrale. La colonna vertebrale ha una struttura piuttosto complessa, che le consente di essere al tempo stesso talmente rigida da sostenere il peso del corpo e talmente flessibile da consentire i movimenti del tronco: è formata, quindi, da una serie di ossa approssimativamente cilindriche, le vertebre, separate da strutture abbastanza flessibili, i dischi intervertebrali, formati da una parte periferica fibrosa e da un nucleo morbido, il nucleo polposo.
Già nell’età adulta, la parte esterna, l’anello fibroso, inizia a perdere le sue caratteristiche di elasticità e resistenza; con il passare degli anni, si possono formare delle smagliature, attraverso le quali il nucleo polposo può fuoriuscire, cioè fare ernia. Le strutture del disco intervertebrale erniate possono comprimere le radici del nervo sciatico: compare così un dolore molto intenso, che viene avvertito prima a livello della schiena, poi sulla parte posteriore di una gamba, fino al tallone. Il dolore, molto fastidioso, è accentuato dai movimenti, dai colpi di tosse e dagli starnuti, e può essere associato a sensazioni di bruciore e formicolìi. Con il passare del tempo, se l’ernia continua a comprimere le radici del nervo, i muscoli che ricevono gli impulsi motori dal nervo sciatico diventano sempre piu’ deboli e possono andare incontro a uno stato di atrofia molto evidente.
L’unica terapia possibile è un intervento chirurgico, che consiste nell’asportare l’ernia del disco.