Effetti collaterali dei purganti

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LA MALATTIA DEI PURGANTI

purgante olio di ricino
non bisogna abusare dei lassativi per periodi prolungati per non determinare il fenomeno detto: la malattia dei purganti.

L’abuso di purganti può ledere gravemente l’intestino
Molte persone anziane acquisiscono l’abitudine di prendere regolarmente, a volte anche ogni sera, dei farmaci lassativi; ma l’uso indiscriminato e continuo dei purganti può portare, con il passare degli anni, alla comparsa di una gravissima forma di colite. Questi farmaci agiscono, infatti, proprio irritando l’intestino, accentuando i suoi movimenti peristaltici e inibendo l’assorbimento dei liquidi: un loro abuso rende stabili queste alterazioni, compromettendo il funzionamento dell’intestino. Il primo sintomo della colite da purganti è costituito dalla comparsa
di diarrea e dolori addominali; molto spesso, questi disturbi non sono sufficienti ad allarmare il paziente, che li interpreta come un normale effetto del farmaco. In una fase successiva queste crisi di diarrea si alternano a periodi di stipsi, che spingono il paziente ad assumere dosi ancora maggiori di lassativi. Infine compaiono i sintomi più evidenti della colite da purganti: crisi di dolori addominali violenti e diffusi, simili a una colica, che insorgono poche ore dopo i pasti e sono accompagnate dai tipici rumori addominali detti borborigmi; dopo qualche ora, la crisi si avvia quindi alla conclusione con un ultimo attacco di diarrea.

La diverticolosi

diverticolo

La diverticolosi del colon è una malattia tipica della terza età: infatti, è molto rara fra i giovani e fra gli adulti, mentre interessa il trenta per cento delle persone di età compresa fra i sessanta e gli ottant’anni e il quaranta per cento delle persone che hanno superato gli ottant’anni di età.Questa malattia insorge di solito come complicazione della stitichezza: se le feci sono dure e avanzano con difficoltà nell’intestino, soprattutto nel suo ultimo tratto, il colon, la muscolatura delle pareti dell’intestino si irrobustisce e si contrae con maggior forza. Questo fenomeno causa un aumento della pressione sulle pareti dell’intestino, che nelle persone anziane sono meno elastiche e possono così sfiancarsi, favorendo la formazione di diverticoli, sporgenze circoscritte a forma di sacchetto che possono essere anche molto numerose.Di solito, la diverticolosi non provoca sintomi evidenti e la malattia viene scoperta quando il paziente si sottopone a una radiografia di controllo dell’apparato digerente. A volte, la semplice presenza dei diverticoli provoca gonfiore addominale, qualche crampo e una leggera nausea. 1 sintomi diventano invece molto evidenti se i diverticoli si infiammano, cioè se compare una diverticolite: di solito, l’infiammazione acuta dei diverticoli si manifesta con febbre e dolori localizzati alla parte sinistra dell’addome; nei casi più gravi, può evolvere molto rapidamente: si può formare un ascesso

oppure l’intestino infiammato si può perforare, provocando una peritonite.
Altre volte, la diverticolite può manifestarsi improvvisamente con la comparsa di un’emorragia: il sangue è piuttosto abbondante, di colore rosso vivo e viene emesso dall’ano. Infine, un diverticolo molto voluminoso può provocare un blocco intestinale quando si infiamma.
La diverticolosi, dunque, pur essendo molto diffusa, non è una malattia da trascurare, perché può provocare complicazioni pericolose; è quindi molto importante cercare di prevenirla fin dagli anni della giovinezza, con un’alimentazione ricca di fibre vegetali: infatti questo tipo di dieta favorisce la formazione di masse fecali di maggiori dimensioni, che richiedono pressioni minori per progredire all’interno dell’intestino.
Anche se si sono formati i diverticoli, l’alimentazione ricca di fibre vegetali è molto utile, perché accelera il transito dei materiali alimentari nell’intestino e previene il ristagno delle feci nei diverticoli e conseguentemente il loro ingrossamento e la comparsa di complicazioni infiammatorie.Se i diverticoli si infiammano, è essenziale chiamare subito un medico, perché la diverticolite può precedere complicazioni più gravi, come la perforazione dell’intestino e la peritonite. Una volta che il medico abbia accertato l’assenza di complicazioni più gravi, la terapia della diverticolite può essere basata sul riposo e su una dieta priva di cibi che possono irritare l’intestino, come spezie, fibre vegetali, frutta ricca di semi; passata la crisi è però importante ritornare gradualmente a una dieta ricca di fibre vegetali, reintroducendo a poco a poco nell’alimentazione prima frutta e verdura cotta e frullati, poi gli stessi alimenti cotti a pezzetti, infine frutta e verdura crudi, cereali integrali e legumi.
Se la diverticolite assume un’evoluzione grave, se compare un’emorragia o un’occlusione intestinale, se si teme una perforazione della parete intestinale, è ovviamente necessario portare immediatamente l’ammalato in ospedale: in questi casi, infatti, si rende spesso necessario un intervento chirurgico d’urgenza.

Come si manifesta la diverticolosi

localizzazione dolori diverticolosi
Se i diverticoli non sono ancora infiammati, I movimenti dell’intestino sono irregolari, e possono comparire dolori e crampi nella parte sinistra dell’addome. Se è già insorta l’infiammazione; si ha aumento della temperatura, e la parte sinistra dell’addome diviene dolente e tesa.Se l’infiammazione è cronica, le feci sono ricoperte da sangue e muco.
Un clisma opaco è l’esame più utile per dimostrare la presenza
delle estroflessioni della mucosa del colon e l’ingrossamento della muscolatura, che sono proprio caratteristici della diverticolosi.

 

TRATTAMENTO
La diverticolite può essere curata con successo, nei casi meno gravi, con una terapia antibiotica; se non è ancora insorta l’infiammazione, una semplice terapia dietetica può prevenirla, e migliorare gradualmente le condizioni dell’intestino. La diverticolosi è provocata da una mancanza di fibre vegetali nella dieta, e quindi è necessario aumentarne gradualmente l’apporto. Il pane integrale, i legumi, la frutta e le verdure (non frullati o passati) ne sono particolarmente ricchi. Se l’intestino è già infiammato, è invece necessario iniziare con una dieta povera di scorie, e quindi aumentarle gradualmente. Solo nei casi più gravi è realmente necessaria l’asportazione del tratto di intestino affetto dalla diverticolite.

DIAGNOSI
Un particolare esame radiologico, il clisma opaco, rivela la presenza delle estroflessioni della mucosa caratteristiche della diverticolosi. L’infiammazione acuta dei diverticoli, o diverticolite, è evidenziata, oltre che dai sintomi caratteristici, febbre e dolori addominali, dall’evidente alterazione di alcuni esami del sangue.Se i diverticoli non sono infiammati, è necessario aumentare il contenuto di fibre vegetali nella dieta. I cibi più ricchi di fibre sono il pane integrale, la crusca, la frutta e la verdura.

 

 

 

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