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Le fratture della diafisi femorale sono molto frequenti nel corso di incidenti del traffico. La loro prognosi è

grave, tanto immediatamente (stato di shock) che secondariamente.

1° )Clinica 

Nella frattura del terzo medio della diafisi.
In occasione di un incidente spesso grave, il ferito avverte un forte dolore alla coscia, uno scroscio ed ha successivamente una impotenza completa. Il ferito è spesso in stato di shock, pallore, polso accelerato, pressione abbassata: questo stato impone un trattamento urgente. Deve essere immediatamente determinato il gruppo sanguigno.
L'esame del ferito, svestito con precauzione, mostra una deformazione evidente: accorciamento della coscia, che inoltre presenta una deformazione angolare con convessità antero-laterale; rotazione esterna della gamba, essendo il piede extra-ruotato. Una tumefazione e un'ecchimosi compaiono rapidamente. È pericoloso ricercare movimenti anormali. È indispensabile ricercare complicazioni immediate.

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La lesione cutanea,lesione vascolare(polso politeo e pedidio),lesione nervosa(sensibilita' e motilita' delle dita),lesione articolare.Lesioni associate di altri organi, perché si tratta spesso di politraumatizzati. L'esame radiografico è indispensabile, dopo aver immobilizzato provvisoriamente la frattura con una stecca gessata.

Le radiografie di prospetto e di profilo mostrano:
— La rima di frattura, più frequentemente trasversale al terzo medio della diafisi, o spiroide o obliqua. Una rima di frattura può raggiungere il ginocchio.

Lo spostamento che è associato ed accavallamento a gradi diversi, angolazione e rotazione esterna del frammento inferiore.

— Le radiografie devono evidenziare l'anca e il ginocchio.

2°) Evoluzione.


L'evoluzione favorevole di una frattura chiusa avviene con la consolidazione, in tre o quattro mesi, secondo che si tratti di una frattura spiroide o trasversale. Una rieducazione attiva, muscolare e articolare deve sforzarsi di prevenire o di hmita-re l'amiotrofia del quadricipite e la rigidità del ginocchio, che sono molto frequenti.
Sono tuttavia possibili delle complicazioni.
• Le prime complicazioni immediate. Stato di shock traumatico dovuto alla gravità del trauma, alle lesioni muscolari, alle emorragie conseguenti; deve essere trattato il più presto possibile.
— Apertura del focolaio di frattura, il più spesso dall'esterno all'interno; essa si associa a grosse lesioni di parti molli e espone all'infezione del focolaio di frattura.
• Le altre complicazioni secondarie generali: flebite ed embolia, decubito.
• Le altre complicazioni tardive:
— ritardo di consohdazione che è frequente;
— calli anomali fra cui alcuni possono ripercuotersi sull'anca o sul ginocchio;
— pseudoartrosi, di prognosi funzionale severissima.


3° )Trattamento delle fratture del terzo medio della diafisi femorale.

Prima di tutto occorre risolvere lo stato di shock.

Il trattamento della frattura stessa e' chirurgico e sono previsti diversi metodi chirurgici di osteosintesi che vanno dall'inchiodamento endomidollare  o all'applicazione di placca con viti.

In alcune complicanze locali secondarie e' necessario un successivo intervento adatto (pseudoartrosi)

Le varieta' di fratture del femore sono le sotto-trocanteriche;le fratture del terzo medio e le fratture comminute.

In tutti i casi le lesioni muscolari sono rilevanti e contribuiscono alla gravita' di queste fratture.

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