Timoma e miastenia grave le correlazioni

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localizzazione del timo nel mediastino

Il Timo

Il timo è la ghiandola posta nel mediastino anteriore davanti la base del cuore ed è di tipo linfo epiteliale. E’ costituita da due lobi allungati verticalmente e i cui apici raggiungono molto spesso la tiroide. Alla nascita il suo peso è di circa 13 grammi e si accresce fino al raggiungimento della pubertà raggiungendo il peso di circa 40 grammi. Poi subisce una trasformazione involutiva con relativa sostituzione di tessuto adiposo man mano che si cresce con l’avanzare dell’età. Come divevamo è costituita da cellule linfocitarie e da cellule epiteliali che formano un reticolo epiteliale dando origine ai corpuscoli di hassall. Nella parte corticale prevale la presenza di cellule linfocitarie mentre nella parte midollare prevale la presenza di cellule epiteliali.
di parlare dei timomi e delle conseguenze che questi hanno sulla salute della persona analizziamo la funzione del timo per il nostro corpo. Non è un organo molto noto e quindi ci chiediamo a che serve il timo? Che funzioni ha?

Funzione del Timo:

Il timo svolge una attività importantissima nell’ambito del sistema immunologico perchè in età neonatale la ghiandola viene colonizzata dalle cellule linfoidi.Esse provengono dal dal midollo osseo che poi fornisce  le cellule linfatiche precursori dei linfociti “T”. I linfoidi dapprima raggiungono la zona corticale della ghiandola(la parte più esterna) ,per cominciare una intensa attività di proliferazione e solo dopo raggiungono la zona midollare più interna per subire le diverse differenziazioni. E così finalmente passano nel circolo ematico prima e linfatico successivamente. Le cellule epiteliali presenti nel timo a contatto diretto delle cellule linfoidi e per via di attività ormonali maturano dando origine a cellule linfociti “T” differenziate.Poichè parleremo in questo articolo delle patologie del timo ed in particolare del Timoma tralasceremo gli aspetti puramente anatomici e funzionali di questa ghiandola cercando di capire come il timoma si presenta,quali tipi esistono e terapie necessarie per il corretto trattamento.

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Quali sono i sintomi delle patologie del mediastino?

Riconoscere in tempo i segni che provengono dal corpo umano può far la differenza in termini di prognosi che in casi gravi potrebbe divenire infausta.La sindrome mediastinica caratterizzata per la presenza di masse tumorali o processi infiammatori può determinare la comparsa di segni da compressione per le vie respiratorie e della circolazione.Si può avere la compressione di una o più strutture contemporaneamente.La compressione della trachea e della biforcazione tracheo-bronchiale provoca mancafiato marcato(dispnea), a volte compare un rientramento degli spazi intercostali.La tosse è un sintomo da compressione del condotto tracheo bronchiale,mentre l’interessamento del nervo vago causa un suono bitonale nel timbro della voce.La compressione del nervo vago altresì comportafenomeni irritativi con spasmo della glottide,crisi bradicardiche ed esagerazione della peristalsi intestinale.

TImomi:

Costituiscono la lesione più comune a carico del mediastino anteriore.In questo gruppo sono comprese tutte le neoplasie maligne e benigne che insorgono dalle due componenti fondamentali del parenchima timico: gli elementi epiteliali ed i linfociti.I tumori benigni sono più numerosi,però la capacità di infiltrare le strutture vicine è uguale sia per i benigni che per i maligni.La malattia spesso associata ai timomi è la”miastenia grave”.La caratteristica principale della miastenia grave è la esauruibilità della forza dei muscoli volontari;le persone portatrici di questa patologia non riescono a compiere una normale attività muscolare perchè la forza dei loro muscoli si affievolisce bruscamente fino a rimanere paralizzati apparentemente che solo dopo un periodo più o meno lungo regredisce.I muscoli più gravemente interessati sono quelli innervati dai nervi cranici con conseguente disturbo della masticazione ,deglutizione,e disturbi della parola.I casi gravi comportano paralisi dei muscoli laringei e tracheali che potrebbero portare il soggetto affetto ad asfissia.L’età classica entro cui può comparire è di circa 35 anni ma tuttavia solo il 10% dei soggetti con miastenia grave presenta anche in associazione una neoplasia del timo o timoma.

Trattamento timomi

La guarigione di questa malattia che segue in alcuni casi all’exeresi chirurgica(asportazione chirurgica) del timo ha fatto sospettare la possibilità che in condizioni patologiche un ormone secreto dal timo possa inibire la trasmissione degli stimoli nelle giunzioni neuro muscolari.Prima di sottoporre i pazienti con miastenia grave ad una timectomia bisogna trattarli con particolare attenzione con terapia medica mediante l’uso di farmaci inibitori della colinesterasi e prostigmina.La colinesterasi è l’enzima che normalmente scindel’acetilcolina che è il mediatore chimico della trasmissione neuro muscolare.Bloccando la colinesterasi si permette la massima utilizzazione dell’acetilcolina che nei miastenici è notevolmente ridotta.Qualora si sospetti la presenza di una iperplasia o di un tumore del timo,bisogna procedere mediante sternotomia alla revisione della loggia timica Anche dopo l’intervento chirurgico che da una guarigione della miastenia nel 24-25 % dei casi ,la terapia con anticolinesterasi va continuata nei dosaggi opportuni ad ogni singolo paziente.

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