Le tiroiditi sono affezioni infiammatorie della tiroide ad andamento acuto, subacuto o cronico. Rare sono divenute ai nostri giorni le forme tubercolari, actinomicotiche e luetiche (tiroiditi specifiche), mentre di più comune riscontro sono le forme infettive ed autoimmuni.
– Tiroidite acuta suppurativa: rappresenta il 5% di tutte le tiroiditi e si osserva più frequentemente nei bambini. E’ sostenuta in genere da Stafilococchi, Streptococchi e Pneumococchi dopo sepsi e setticopiemie da focolai settici di altri organi o da ferite penetranti nel collo. La flogosi può interessare uno o entrambi i lobi e diffondersi alle strutture circostanti. Il quadro clinico è caratterizzato da febbre remittente, astenia, malessere, dolore al collo con irradiazione alle spalle, alle mandibole, alle orecchie ed esacerbato dalla deglutizione. Possono essere presenti tosse secca, disfagia, disfonia o dispnea per interessamento delle strutture circostanti. La terapia è medica (antibioticoterapia). La terapia chirurgica è indicata per drenare un eventuale ascesso, per decomprimere le strutture vascolari, l’esofago, la trachea o il nervo ricorrente, e nelle fistolizzazioni.
Tiroiditi autoimmuni: vengono compresi con questa dizione quadri clinici caratterizzati dalla presenza in circolo di anticorpi antitiroide a titoli elevati e da infiltrazione linfocitaria della ghiandola: ne fanno parte la tiroidite di Hashimoto e la tiroidite linfocitaria giovanile. La patogenesi sembra ricondursi all’intervento di fattori genetici predisponenti a reazioni immunitarie. La tiroide, tumefatta, presenta diffuse infiltrazioni di linfociti e plasmacellule con formazione di follicoli linfatici. La sintomatologia è assente nella maggioranza dei casi, talora rappresentata da modesta dolenzia e segni di compressione tracheale ed esofagea. La funzionalità evolve, molto lentamente, verso l’ipotiroidismo.
La terapia è medica, ormonale sostitutiva.
La terapia chirurgica è indicata nel caso di un gozzo sintomatico con aspetto di neoplasia (è possibile l’associazione di ca differenziato o di linfoma della tiroide con la tiroidite di Hashimoto) o per notevoli fenomeni compressivi.
Tiroidite fibrosa invasiva di Riedel: è questa una forma molto rara, che predilige il sesso femminile in età medio-avanzata; la patogenesi è incerta, ma è possibile che rappresenti soltanto un aspetto di un processo fibrotico generalizzato, data la possibile associazione con la colangite sclerosante, le fibrosi retroperitoneali e la fibrosi delle ghiandole lacrimali. La tiroide si presenta tumefatta, a superficie bozzuta, di consistenza lignea, adesa tenacemente alle strutture circostanti. La sintomatologia è caratterizzata da sintomi compressivi a carico della trachea (dispnea), dell’esofago (disfagia), del nervo ricorrente (disfonia). Funzionalmente il paziente è un eutiroideo con lenta evoluzione all’ipotiroidismo. La terapia è analoga a quella della tiroidite di Hashimoto.