Le perdite vaginali normali e patologiche in gravidanza

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Fin dai primi mesi di gravidanza è normale la comparsa di perdite vaginali piuttosto abbondanti, chiare e inodori. Queste perdite non sono pericolose e non richiedono cure particolari, ma devono essere distìnte dalle perdite patologiche, che sono segno di un ‘infezione vaginale e devono essere curate con scrupolo, perché possono  provocare danni al bambino. Un aumento di liquido chiamato leucorrea è del tutto normale in gravidanza e si ha perchè c’è una  maggiore vascolarizzazione dell’apparato genitale.Essa è sgradevole anche se non pericolosa e dà una sensazione di bagnato che può essere alleviata cambiando spesso la biancheria e lavandosi ma facendo attenzione a non utilizzare delle lavande vaginali perchè potrebbero stimolare le contrazioni uterine. Le infezioni vaginali più comuni possono essere   provocate da funghi microscopici, da protozoi come il Trichomonas e dal gonococco.

  Quali i sintomi e le terapie da adottare per le perdite vaginali.

Infezione da FUNGHI:

 Le infezioni da funghi si manifestano con un notevole arrossamento della mucosa, che appare coperta da puntini rossi, con prurito e con una secrezione che appare simile a latte cagliato.

Dopo aver identificato con precisione il fungo responsabile dell’infezione mediante analisi al microscopio, il medico prescrive una terapia basata sull’applicazione locale di farmaci specifici.

Infezione da TRICHOMONAS:

La vaginite da Trichomonas si manifesta con perdite molto abbondanti di un liquido giallo-verdastro, spesso striato di sangue, dal caratteristico odore sgradevole. Di solito non sono presenti altri sintomi.

La terapia è basata sulla somministrazione di un farmaco specifico; è importante che anche il partner segua la stessa cura, per evitare successive reinfezioni; questa malattia è, infatti, molto contagiosa.

Infezione da GONOCOCCO:

La gonorrea da gonococco si manifesta, di solito, con perdite dense e giallastre, bruciore quando si urina; può decorrere asintomatica, soprattutto nelle donne. È una malattia a contagio sessuale molto grave.

Questa malattìa deve essere curata scrupolosamente, perché il bambino può infettarsi durante il parto e contrarre una congiuntivite che può portare a cecità. La terapia si basa sulla somministrazione di farmaci antibiotici.

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