Le malattie che interferiscono con lo sviluppo del bambino

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L’organismo materno dovrebbe essere nelle migliori condizioni possibili per affrontare la gravidanza; una malattia trascurata può rendere più difficile l’evoluzione della gravidanza, e compromettere l’accrescimento del nascituro.

Di seguito indichiamo le comuni malattie che possono interferire con lo sviluppo del bambino:

  • Anemia:Si tratta di una diminuzione della concentrazione nel sangue di emoglobina, la sostanza contenuta nei globuli rossi che provvede a trasportare l’ossigeno ai tessuti.
    L’anemia può avere molte cause: la più comune è la carenza di ferro, una sostanza essenziale per produrre l’emoglobina. Il ferro deve essere continuamente introdotto con gli alimenti, per compensare le perdite che si verificano attraverso le feci, le desquamazioni delle cellule cutanee e, nelle donne, con il flusso mestruale. La quantità di ferro introdotta con gli alimenti spesso non è sufficiente a compensare tali perdite, e questo spiega perché molte donne arrivano alla gravidanza con una leggera forma di anemia, che si aggrava quando l’organismo del bambino assorbe da quello materno una notevole quantità di ferro per produrre i suoi globuli rossi.
    Una forma di anemia più rara è provocata da una carenza di acido folico, una vitamina necessaria per la produzione dei globuli rossi.
    Tutte le forme di anemia provocano, in gravidanza, una diminuzione dell’apporto di ossigeno all’organismo del nascituro e possono rallentare la sua crescita; per prevenire queste conseguenze è sufficiente seguire, su consiglio del medico, una cura a base di ferro o acido folico.
  • LE PIÙ COMUNI MALATTIE DEL CUORE il cuore è un organo apparentemente semplice: un muscolo grande quanto un pugno che si contrae incessantemente; in realtà, la struttura del cuore è ben più complessa e comprende una membrana che riveste le sue cavità, una serie di valvole che regolano il passaggio del sangue al suo interno, un complicato sistema di regolazione che mantiene la sua contrazione sempre rigorosamente ritmica, pur consentendole di variare la sua velocità in rapporto con le necessità dell'organismo, una doppia membrana che riveste la sua superficie esterna, una fitta rete di vasi sanguigni e di nervi, questi ultimi collegati a un gruppo di gangli nervosi che consentono al cervello di regolare il battito cardiaco. Tutte queste strutture hanno un ruolo essenziale nel garantire il buon funzionamento del cuore e quindi la sopravvivenza dell 'organismo: è per questo che tutte le loro alterazioni hanno gravissime ripercussioni sulla salute e si manifestano con sintomi drammatici. Nel disegno qui sotto sono schematicamente illustrate le più comuni malattie di queste strutture. 1. Aneurisma 2. Insufficienza valvolare 3. Aterosclerosi delle coronane 4. Trombosi delle coronarie 5. Embolia delle coronarie 6. Rottura delle coronarie 7. Pericardite secca 8. Cuore adiposo 9. Disfunzione dei gangli cardiaci 10. Stenosi valvolare 11. Endocardite 12. Pericardite sierosa
    LE PIÙ COMUNI MALATTIE DEL CUORE
    il cuore è un organo apparentemente semplice: un muscolo grande quanto un pugno che si contrae incessantemente; in realtà, la struttura del cuore è ben più complessa e comprende una membrana che riveste le sue cavità, una serie di valvole che regolano il passaggio del sangue al suo interno, un complicato sistema di regolazione che mantiene la sua contrazione sempre rigorosamente
    ritmica, pur consentendole di variare la sua velocità in rapporto con le necessità dell’organismo, una doppia membrana che riveste la sua superficie esterna, una fitta rete di vasi sanguigni e di nervi, questi ultimi collegati a un gruppo di gangli nervosi che consentono al cervello di regolare il battito cardiaco. Tutte queste strutture hanno un ruolo essenziale nel garantire il buon funzionamento del cuore e quindi la sopravvivenza dell ‘organismo: è per questo che tutte le loro alterazioni hanno gravissime ripercussioni sulla salute e si manifestano con sintomi drammatici. Nel disegno qui sotto sono schematicamente illustrate le più comuni malattie di queste strutture.
    1. Aneurisma
    2. Insufficienza valvolare
    3. Aterosclerosi delle coronane
    4. Trombosi delle coronarie
    5. Embolia delle coronarie
    6. Rottura delle coronarie
    7. Pericardite secca
    8. Cuore adiposo
    9. Disfunzione dei gangli cardiaci
    10. Stenosi valvolare
    11. Endocardite
    12. Pericardite sierosa

    Le cardiopatie. Molto più temibili, in gravidanza, sono le conseguenze delle malattie cardiache: in questo periodo, infatti, l’apparato cardiovascolare della donna è sottoposto a uno sforzo particolarmente intenso, perché deve provvedere di sangue ossigenato anche l’organismo del bambino.
    Proprio per questo motivo, in gravidanza aumentano la frequenza cardiaca e la quantità di sangue in circolo, oltre alla tendenza a trattenere acqua e sah. Inoltre, l’aumento di volume dell’utero provoca squilibri circolatori in rapporto con i cambiamenti di posizione: quando la donna è distesa, l’utero comprime i grossi vasi sanguigni dell’addome rendendo difficile la circolazione; quando la donna si alza, il sangue riprende a circolare normalmente, e il cuore deve adattarsi rapidamente a questa nuova situazione, per evitare che insorgano fastidiosi malesseri.
    Anche il parto può essere pericoloso per una donna cardiopatica: si tratta di un notevole sforzo fisico, associato quasi costantemente a dolori piuttosto intensi e a uno stato d’ansia non trascurabile. Tutti questi fattori possono provocare disturbi cardiocircolatori, come palpitazioni e malesseri, anche in donne sane; a maggior ragione, le donne cardiopatiche possono essere colpite, in gravidanza, da scompensi e aggravamenti della loro malattia.
    Questo non significa che le donne cardiopatiche debbano rinunciare a una gravidanza; è però importante che queste gestanti seguano qualche precauzione in più e si sottopongano regolarmente a visite di controllo ostetriche e cardiologiche. Fra le precauzioni da seguire è essenziale il riposo, talvolta a letto; importante è evitare un eccessivo aumento di peso, riducendo anche il
    consumo di sale e di liquidi, su consiglio del medico.
    Se la cardiopatia è lieve, il parto può avvenire normalmente: in questo caso è importante che la donna segua un corso di preparazione, per ridurre lo stato d’ansia; quasi sempre, però, si preferisce risparmiare alla donna cardiopatica i rischi legati al parto, e si ricorre al taglio cesareo.

  • Il diabete. Il diabete è una malattia piuttosto diffusa provocata da una carenza, assoluta e relativa, di insulina, l’ormone prodotto dal pancreas che regola l’utilizzazione degli zuccheri nell’organismo. Questa malattia, se trascurata, ha conseguenze gravissime su tutto l’organismo; particolarmente gravi sono le lesioni delle piccole arterie, che non possono più portare quantità adeguate di sangue ai tessuti; ne derivano lesioni di tutti gli organi.La gravidanza ha un doppio rapporto con il diabete: da una parte, lo stato di gravidanza può aggravare un diabete preesistente, o addirittura scatenare un diabete latente; dall’altra, questa malattia rende più difficile l’evoluzione della gravidanza e può compromettere la salute del bambino.
    Una conseguenza particolarmente grave del diabete è costituita dalla maggiore frequenza di malformazioni nel bambino: per prevenirle è necessario che la futura mamma mantenga sotto controllo il suo diabete, soprattutto nel periodo del concepimento e nei primi mesi di gravidanza.
    Il diabete ha, quasi costantemente, delle conseguenze sull’accrescimento del bambino: nella maggioranza dei casi, il bambino nasce troppo grasso, e questo provoca dei problemi al momento del parto. Tale eccessivo aumento di peso è legato al fatto che la carenza di insulina nell’organismo materno impedisce l’utilizzazione degli zuccheri introdotti con gli alimenti; questi si accumulano nel sangue e passano quindi in quantità eccessive nell’organismo del bambino.
    Altre volte, il bambino nasce più piccolo della norma; questo avviene nei casi gravi di diabete, quando le arterie della madre sono lese, e portano sangue in quantità minore all’organismo del bambino.
    Per evitare tutte queste complicazioni è necessario che la donna diabetica si sottoponga a frequenti controlli e alle cure prescritte. Nei casi più lievi è sufficiente sottoporsi a una dieta ricca di proteine e particolarmente povera di zuccheri, che deve essere prescritta dal medico; nei casi gravi, è necessario somministrare con iniezioni l’insulina mancante. Altri farmaci solitamente impiegati per la cura del diabete non possono essere somministrati nel periodo di gravidanza.
  • Cistopielite
    Nella gravidanza comunemente si assiste ad infezione della vescica chiamata cistite a cui potrebbe seguire,se non correttamente trattata,una cistopielite causata dalla risalita dei germi patogeni dalla vescica verso gli ureteri e verso il rene.
  • Le infezioni urinarie. Durante la gravidanza, l’apparato urinario è particolarmente soggetto alle infezioni: infatti, le vie urinarie sono dilatate per azione degli ormoni prodotti in gravidanza e compresse dall’utero; l’urina ristagna, e può essere infettata da batteri.
    L’infezione urinaria più comune è la cistite, che interessa la vescica e si manifesta con sintomi sgradevoli: continua necessità di urinare, dolori, qualche volta febbre; se viene trascurata, l’infezione può propagarsi alle zone superiori delle vie urinarie, gli ureteri, e ai reni; si parla allora di cistopielite o pielonefrite. In questi casi la febbre è sempre presente ed elevata, e i dolori sono localizzati ai lombi.
    La pielonefrite trascurata può provocare danni permanenti ai reni, e può compromettere l’evoluzione della gravidanza: per questo motivo, non appena compaiono i sintomi di infezione urinaria, sia pure una banale cistite, è importante rivolgersi subito al medico, e seguire scrupolosamente, fino in fondo, le cure prescritte.

 

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