Aspetti e problematiche del lavorare in gravidanza
Numerosi sono i fattori lesivi presenti nell’ambiente di lavoro che possono compromettere la regolare evoluzione della gravidanza. I fattori di rischio derivanti dal lavoro sono di diversa natura: in primo luogo l’eccessiva fatica fisica, che può essere provocata da alcuni lavori agricoli, da particolari mansioni richieste in alcune industrie, ma anche dal lavoro domestico. Un altro pericolo è costituito dall’esposizione a vibrazioni, che interessa soprattutto le operaie addette ai telai e le conduttrici di macchine agricole. Molto più pericolosa è, però, l’esposizione a sostanze chimiche che possono essere nocive per il nascituro. Fra queste sostanze tossiche, le più diffuse nell’industria sono il piombo, utilizzato nella produzione di vernici e di ceramiche, e il mercurio.Alcuni farmaci,se ingeriti in gravidanza,possono danneggiare l’organismo del bambino;i loro meccanismi d’azione sono numerosi e vanno dalla malformazione del feto al sovraccarico epatico del nascituro. Un altro fattore lesivo particolarmente temibile è costituito dalle radiazioni; lavorare in gravidanza presso studi di radiologia, o industrie che fanno uso di apparecchiature che emettono radiazioni possono essere esposte a questo rischio. Probabilmente anche l’esposizione a microonde può essere nociva per la gravidanza; naturalmente, l’uso dei forni a microonde domestici non comporta questi rischi. Un pericolo spesso trascurato è costituito dalle malattie infettive: chi lavora negli ospedali può essere contagiata dagli ammalati, mentre insegnanti e vigilatrici d’infanzia sono esposte al contagio di una delle malattie infettive più temibili in gravidanza, la rosolia. In Italia, la legge (Dlgs 151/2001)che tutela la salute delle lavoratrici madri impone l’allontanamento dal lavoro negli ultimi due mesi di gravidanza, e negli ultimi tre se la lavorazione è nociva. Purtroppo la legge non prevede la possibilità di sospendere il lavoro nei primi mesi di gravidanza, quando il nascituro è particolarmente sensibile all’azione delle sostanze pericolose. È consigliabile che in questo periodo la gestante si accordi con i colleghi e con il datore di lavoro per evitare il più possibile l’esposizione a sostanze nocive.