Le cause della stitichezza sono veramente numerose: può essere provocata da anomalie dell’intestino, come curvature abnormi, occlusioni parziali, debolezza della muscolatura della parete intestinale che non riesce a contrarsi tanto da spingere rapidamente in avanti i residui alimentari o, al contrario, contratture persistenti della muscolatura che impediscono i normali movimenti dell’intestino.
Molto più comune, però, è la stitichezza di origine psicologica: la defecazione, infatti, può avere luogo solo se la persona che ne avverte lo stimolo decide di rilasciare volontariamente lo sfintere anale. Spesso, persone che sono costrette da impegni di lavoro a uscire rapidamente di casa al mattino, oppure persone che si vergognano, inconsciamente, di questa necessità e preferiscono rimandarla a quando tutti i familiari non siano usciti di casa, possono ignorare gli stimoli alla defecazione provenienti dal loro intestino; a questo punto, le feci vengono nuovamente sospinte verso l’alto e lo stimolo si attenua, a volte anche fino al giorno successivo.
Per curare la stitichezza è, quindi, più opportuno modificare le proprie abitudini di vita: dedicare ogni mattina più tempo a se stessi, fare ogni giorno qualche esercizio di ginnastica per rinforzare i muscoli dell’addome, che hanno un ruolo importante nella defecazione, bere molta acqua per rendere più morbide le feci, e, soprattutto, consumare alimenti ricchi di fibre vegetali, come frutta, verdura, cereali integrali, che aumentano il volume delle feci e’ migliorano la loro espulsione.