Il fenomeno di Raynaud

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ipoafflusso arterioso sui polpastrelli dapprima monolaterale e successivamente simmetrica
Nel fenomeno di raynaud l’ ipoafflusso arterioso sui polpastrelli dapprima monolaterale e successivamente simmetrico.

Il fenomeno di raynaud che ci accingiamo a spiegare con parole e concetti semplici può nascondere la vera malattia di raynaud e cioè essere espressione secondaria di altre mallattie sistemiche anche di tipo autoimmune.Per escludere queste ,in presenza dei classici sintomi, è indispensabile rivolgersi ad un medico internista o reumatologo ed esporgli il problema.Ma quali sono gli esami che il reumatologo prescrive per ricercare altre cause al fenomeno di raynaud?

Questi sono:

  • esami ematici ANA,ENA,anticorpi antifosfolipidi
  • capillaroscopia periungueale
  • V.E.S.
  • FATTORE REUMATOIDE
  • ELETTROFORESI
  • PT
  • PTT
  • LUPUS ANTICOAGULANTE
  • C3 E C4
  • ANTI ENA
  • ANTICORPI ANTI NUCLEO
  • IGg e IGm e loro anticorpi

La velocita’ di eritrosedimentazione indaga stati infiammatori,mentre il complemento indaga problematiche di tipo coagulativo così come il tempo di protrombina .Il lupus come espressione di malattia autoimmune e via dicendo.La malattia di raynaud è più grave del fenomeno di raynaud perchè ha alla base una patologia.

Di seguito parleremo del solo fenomeno di raynaud e le terapie più usate che sono esclusivamente sintomatiche.

Quindi cos’è il fenomeno di raynaud?

Questa malattia è provocata da uno spasmo delle arterie che portano il sangue alle dita delle mani. Lo spasmo può essere scatenato da diversi fattori: nella maggior parte dei casi, la crisi è provocata dal freddo; ma anche uno stato di tensione emotiva può esserne la causa.
Il fenomeno di Raynaud può comparire senza causa apparente, più spesso fra le giovani donne, oppure può colpire persone di età avanzata, di solito esposte per motivi professionali al freddo e sbalzi termici e alle vibrazioni: per esempio persone che hanno impiegato a lungo il martello pneumatico.
Durante la crisi, le arterie che portano il sangue alle dita si restringono: quindi, le dita che non ricevono una quantità sufficiente di sangue diventano pallide e insensibili. Dopo un breve tempo, il loro colore diventa bluastro: questo perché la circolazione del sangue al loro interno è talmente rallentata che i tessuti devono sfruttare tutto l’ossigeno presente all’interno del sangue e, come conseguenza, il sangue da rosso diventa bluastro. La crisi dura di solito qualche minuto, e quando le arterie si dilatano nuovamente le dita si arrossano e il paziente avverte una sensazione sgradevole di formicolio.
Contro questo disturbo non esiste alcuna cura veramente efficace anche se eliminare tutti i fattori di rischio sembra dare buoni risultati.La terapia farmacologica può consistere anche nella somministrazione di nifedipina che sfruttando la vasodilatazione dovrebbe migliorare l’afflusso di sangue alle dita delle mani .La forma che colpisce le donne giovani tende a guarire da sola con il passare degli anni. Il rimedio più utile consiste nell’evitare di esporre le mani al freddo e nel coprirle bene, d’inverno, con guanti di lana. Di solito è consigliabile evitare il fumo di sigaretta, perché la nicotina contenuta nel tabacco può aggravare i sintomi. Se questi rimedi sono inefficaci, il medico può prescrivere l’applicazione di una pomata che contiene un farmaco capace di dilatare i vasi sanguigni, da spalmare sulle dita prima di esporsi al freddo.

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