Gravidanza extrauterina:evoluzione e descrizione illustrata.

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Evoluzione gravidanza extrauterina

La gravidanza extrauterina è sempre destinata a un ‘interruzione precoce. Nella grande maggioranza dei casi l’impianto anomalo dell’uovo fecondato si verifica a livello di una tuba uterina, un sottile canale largo non più di cinque millimetri nel suo punto massimo, rivestito da una mucosa formata da uno strato di cellule, che non può assolutamente permettere lo sviluppo del bambino fino al termine della gravidanza. La sequenza della figura  mostra le due più probabili evoluzioni della gravidanza extrauterina: per un breve periodo, la cellula fecondata si può sviluppare all’interno della tuba; nel frattempo, la mucosa uterina, stimolata in modo anomalo dagli ormoni prodotti dalla cellula fecondata, provoca delle perdite di sangue. In seguito, a mano a mano che l’embrione si sviluppa, possono verificarsi due conseguenze, che hanno come esito la perdita dell’embrione: o la tuba uterina viene stirata fino a lacerarsi (rottura della tuba), gravidanza extrauterinaoppure l’embrione viene espulso dalla tuba uterina (aborto tubarico). Nella parte centrale del disegno sono visibili le conseguenze della rottura della tuba: quando la tuba dilatata si lacera, insorge una grave emorragia interna; il sangue si raccoglie fra la vagina e il retto, e quando l’ostetrico cerca di visitare la paziente, scatena un violentissimo dolore. I sintomi della rottura della tuba sono molto evidenti; la paziente, che già da qualche settimana soffre di perdite di sangue dai genitali e, spesso, di svenimenti, avverte un improvviso dolore al basso ventre; dopo qualche ora, viene colta da malori dovuti all’emorragia interna: è pallida, sudata, molto agitata. La sequenza a destra mostra, invece, l’evoluzione dell’aborto tubarico. La tuba uterina viene dilatata prima dall’embrione in via di sviluppo, poi da perdite di sangue (ematosalpinge) ; infine, l’embrione si stacca e viene espulso dalla tuba nella cavità addominale. Solo in casi del tutto eccezionali l’embrione può impiantarsi nuovamente su un altro organo, per esempio il fegato, e la gravidanza può giungere a termine; quasi sempre, invece, l’aborto tubarico coincide con la morte dell’embrione. I sintomi dell ‘aborto tubarico sono più sfumati rispetto a quelli presenti in caso di rottura della tuba, costituiti da perdite di sangue dai genitali e dolori al basso ventre, che fanno spesso pensare a semplici dolori mestruali.

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