Bendaggio caviglia semi rigido

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BENDAGGIO SEMI-RIGIDO DELLA CAVIGLIA

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L’immobilizzazione della caviglia si ottiene con diversi metodi,alcuni li abbiamo vistio nel capitolo dello strapping dove le indicazioni erano per le distorsioni di grado lieve moderato.Per le distorsioni piu’ forti e anche nei casi di frattura del malleolo esterno si passa ad una immobilizzazione piu’ “corposa” ,ottenuto con l’uso di bende semirigide.

Nel caso di rottura del legamento peroneo astragalico il trattamento terapeutico trova ancora oggi diverse divergenze.

Se da un lato ci sono gli interventisti con tecniche chirurgiche,dall’altro quelli della terapia conservativa non chirurgica.

Gli studi condonni in questi ultimi decenni non dimostrano in modo inequivocabile quale sia l’approccio terapeutico migliore e noi parleremo del secondo approccio non chirurgico.

IL materiale di cui abbiamo bisogno e’ una benda semi-rigida che non e’ in vendita al pubblico e trova uso ospedaliero.

Esistono altresi dei tutori ortopedico-sanitari che svolgono le funzioni di questo tipo di bendaggio e sul cui uso e’ sempre consigliato il parere medico.

Le indicazioni sono:

  • rotture legamentose laterali.
  • fratture del malleolo peroneale laterale(composta)
  • Le distorsioni di caviglia
  • Fratture del collo metatarsale
  • Le rotture legamentose mediali.

Per eseguire questa fasciatura il paziente e’ supino sul lettino. Il piede e’ sollevato dal piano tramite un cuscino sotto cavo popliteo oppure apposita staffa. Il piede va mantenuto ad angolo retto.

1 .si applica maglia tubulare

2.si protegge il tibiale anteriore con microfoam(gommapiuma) e anche il t.achille.

3. si procede all’applicazione della benda(usare i guanti) come descritto in figura.

Partire in posizione vicino al 5° metatarso e coprire la testa del 1° metatarsale,girare attorno all’avampiede procedere al di sopra del dorso del piede e passare al malleolo e calcagno e tornare su nella zona centrale dell’articolazione e seguire come la figura 3.2 d per completare i giri intorno al calcagno.

si raggiunge il bordo mediale senza esercitare forza di tensione,poi come nella figura 3.2f.g si raggiunge il punto di inserzione del tendine di achille al calcagno con due bendaggi discendenti. Come visto nella fig 3.2g continuare i giri attorno al calcagno e medialmente salendo verso l’area articolare. Finire lateralmente la seconda chiusura del calcagno (fig 3.2hi)

Come ultime considerazioni e raccomandazioni possiamo dire che  e’ indispensabile evitare la posizione equina in quanto le pieghe che si produrrebbero sul tibiale anteriore provocherebbero lesioni cutanee.

Il bendaggio cosi’ concluso permette di indossare agevolmente le scarpe e nei casi in cui si possa deambulare questo avviene con comodita’.

Il carico viene ovviamente stabilito dal medico .

Il bendaggio semirigido puo’ con la deambulazione cedere a livello del calcagno senza compromettere tuttavia la stabilita’ generale del bendaggio.

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